Oliviero Toscani ha preparato al suo cliente di punta Benetton l’ennesima foto pubblicitaria. Non per il brand di moda stavolta, ma per il personal brand, quello di Luciano.

La foto con le Sardine, o meglio la trappola alle Sardine, è stata infatti architettata dal fotografo. Il portavoce delle Sardine Mattia Santori ha spiegato che l’invito presso il centro culturale dove è stata scattata la foto è partito da Toscani, che lo dirige. Guarda caso, di lì quel giorno è passato anche Luciano Benetton, accanto al quale era stato strategicamente riservato un posto a tavola per Santori, che ha preferito però restare coi ragazzi. Santori tuttavia non si è sottratto alla foto di gruppo, per la gioia Toscani, evidente anche dal sorriso beffardo immortalato dallo scatto.

I vertici delle Sardine si sono poi giustificati sui social, dopo i duri attacchi subiti anche dall’interno.

Se è vero che le Sardine sono cadute nella trappola, hanno peccato di ingenuità e hanno mostrato ancora una volta scarsa preparazione a livello comunicativo.

È lecito nella comunicazione politica, come in diplomazia, chiedere di non incontrare certe personalità, neanche per sbaglio, per esempio nei corridoi di un palazzo, fra chi entra e chi esce, o in quelli di uno studio televisivo. È altrettanto lecito rifiutare di essere fotografati in certi contesti o con alcune persone. Questo, due come Benetton e Toscani, lo sanno bene. Una foto del genere, del tutto inopportuna per l’immagine delle Sardine, si poteva rifiutare.

Se invece le Sardine sapevano in anticipo della presenza di Benetton – e le giustificazioni successive alla foto sono scattate solo per via delle troppe critiche – allora quello scatto dimostra semplicemente, ancora una volta, il loro allineamento al Pd in cui è probabile confluiranno con l’imminente rifondazione del partito.

Dal canto suo Oliviero Toscani fa da sempre foto che fanno discutere, foto che spesso sono state ricordate più per la pubblicità stessa che per il marchio del cliente. I suoi spot – e le sue uscite – in passato hanno offeso leader religiosi, la Chiesa e sono state definite spesso volgari. Ora che è lui quello al centro degli attacchi per la foto con le Sardine insieme a Benetton, ha perso la testa: ospite su RadioUno a Un giorno da pecora, ha risposto impaziente alla domanda dei conduttori “ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola”.

Dire che il crollo di un ponte non interessa a nessuno, riferendosi ovviamente al Morandi, è molto più che compiacere il proprio cliente Benetton. È offendere le famiglie delle 43 vittime del crollo e tutti gli italiani che, pagando le tasse, vorrebbero viaggiare su strade sicure mentre Autostrade dimezza gli investimenti in manutenzione e aumenta i dividendi agli azionisti negli ultimi dieci anni.

Toscani si vergogni per queste parole. Che messaggio dà ai giovani del suo centro?

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