Mille molecole, altrettante sostanze spesso sconosciute. Allucinogeni, ipnotici, cannabinoidi, oppiodi, stimolanti: l’era delle vecchie droghe è al tramonto. Ci sono ora dosi millesimali e inodore. Per trasportarle non servono più cargo, ma una semplice busta. Per procurarsele non serve andare in strada, basta un click. È il mondo delle droghe sintetiche o Nuove sostanze psicoattive (Nps): un oceano incontrollato e incontrollabile. Per capire di cosa stiamo parlando, Sherlock ha fatto un viaggio nei padiglioni dell’aeroporto di Malpensa, la porta d’ingresso di questo nuovo tsunami sintetico. Non nello scalo passeggeri, ma in quello merci: la cosiddetta “Cargo City”.
Sherlock è riuscito – a partire da questa prima puntata, a firma di Davide Milosa, e per questo nuovo viaggio investigativo che proseguirà per tutta la prossima settimana sul Fatto Quotidiano – a tracciare la “NARCOMAP” delle droghe sintetiche. Fentanyl, ketamina, MDMA, Ghb o droga dello stupro. Dalla Cina (che da sola produce il 90% delle sostanze chimiche di base per sintetizzare queste nuove droghe) e dall’India all’Europa, passando per l’Ucraina e l’Estonia: come entrano nel nostro Paese queste sostanze stupefacenti, le più diffuse tra i giovani, dopo la cannabis? Cosa sono i “drug-designer” sul deep web? Quali e quanti sono gli effetti sul nostro corpo? Appuntamento in edicola a partire da domenica 2 febbraio, con 6 pagine speciali.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez