Acquistare un’auto diventa sempre più impegnativo, al netto di tutte le formule proposte per dilazionare i costi e al netto anche degli incentivi. Una tendenza, questa, che si conferma di anno in anno più stabile: secondo gli indici Istat dei prezzi al consumo, elaborati dall’Osservatorio Promotec, i prezzi delle auto nel 2019 sono aumentati del 2,5%. Nel 2017 il rincaro sull’anno precedente era stato dello 0,9% e poi nel 2018 dell’1,9%.
Lo studio prova a spiegare questo innalzamento in correlazione a un’offerta tecnologica di servizi, sulle auto, sempre più aggiornata, sofisticata e varia: si pensi per esempio ai sistemi di assistenza alla guida, oggi sempre più numerosi e diffusi già a partire dagli allestimenti base, dove sono quindi proposti di serie e non come optional; o ancora, si pensi all’infotainment che rende i veicoli ormai iper-connessi, praticamente degli smartphone su ruote.
Di contro, però, si registra un trend negativo e rimasto invariato negli ultimi anni, per quanto riguarda l’usato: già nel 2017 i prezzi delle auto usate erano scesi del 2,6%, ancora più sensibile il calo dell’anno successivo, del 3,3%, e infine quello più contenuto del 2019, -2,7%. In questo caso tutto ciò è stato associato al forte calo di vendite del comparto diesel: una motorizzazione demonizzata e costantemente sotto processo, a causa soprattutto delle nuove norme anti-inquinamento applicate nelle grandi città, che impongono blocchi anche alle vetture a gasolio di ultima generazione (come gli Euro 6) e meno inquinanti.
Infine, quanto ai servizi di assistenza delle auto, nessuna grande variazione: l’Osservatorio ha riscontrato un leggero aumento del costo dei lubrificanti (+0,9%), dei ricambi e degli accessori (+0,4%), mentre i prezzi dei pneumatici non hanno subito alcun cambiamento.
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