“Contestatori un po’ impacciati a Bologna. Guardate la carica e la grinta di sinistri e pesciolini”. A San Pietro in Casale, in provincia di Bologna, le Sardine hanno organizzato ieri un flash mob di contestazione al leader della Lega, Matteo Salvini, in visita al comune emiliano per la campagna elettorale in vista delle Regionali. Sul palco sale Sergio Echamanov, 21 anni, venditore porta a porta. Prende la parola e, come è lecito che accada, si ingarbuglia qualche volta. L’ex vicepresidente del Consiglio, tuttavia, decide di pubblicare il video dell’intervento di Echamanov, operando tagli e stringendo l’inquadratura sul volto, per sottolineare i momenti di difficoltà del ragazzo. E, in definitiva, deridendolo.

Le Sardine di Ferrara, a cui il giovane si è avvicinato, hanno parlato di “cyberbullismo inaccettabile. Peraltro il suo discorso è stato manipolato. Il fatto deplorevole e scorretto è ancora più grave perché ha la firma dell’ex ministro dell’Interno”. Echamanov, sentito da Repubblica, ha rivelato di avere disturbi specifici di apprendimento (Dsa): “Ne sono orgoglioso. E sono orgoglio del mio imbarazzo. In quel momento non avevo preparato nulla, e forse la difficoltà nell’esposizione l’ha giocata più l’emozione. L’aspetto negativo della vicenda è che ora sono meno sereno al lavoro. Non tanto perché l’azienda voglia licenziarmi, quello non è in discussione, quanto per il timore di essere attaccato per le mie idee politiche dalle persone a cui mi rivolgerò”.

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