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Russia, la scelta di Putin dopo Medvedev: il nuovo premier è un tecnico senza peso politico

È Mikhail Mishustin, attuale capo del servizio fiscale federale 53enne che lavora nel governo dal 1998. Durante il suo servizio come capo del servizio fiscale federale, dal 2010, ha mantenuto un profilo basso
Russia, la scelta di Putin dopo Medvedev: il nuovo premier è un tecnico senza peso politico
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Putin annuncia riforme alla Costituzione, il premier Medvedev si dimette con tutti i suoi ministri e qualche ora dopo è già pronto il successore. Il presidente russo ha scelto come primo ministro Mikhail Mishustin, attuale capo del servizio fiscale federale 53enne che lavora nel governo dal 1998. Durante il suo servizio come capo del servizio fiscale federale, dal 2010, ha mantenuto un profilo basso. Da parte di Putin la scelta di Mishustin, che non ha alcun peso politico, indica che non giocherà un ruolo indipendente. La Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha approvato oggi la sua nomina con 383 voti a favori, 41 astenuti e 0 contrari. Dimitri Medvedev, l’eterna spalla di Putin, è già stato destinato alla carica di vice capo del Consiglio di Sicurezza, creata ad hoc per lui.

Mishustin è un tecnico lontano da clan politici più blasonati. Una scelta emblematica per il giudizio dello zar sull’attuazione dei piani stilati per rivitalizzare l’economia. “La cosa più importante è rimuovere gli ostacoli alle imprese, ridurre i loro costi, in ogni caso dialogare in modo significativo con le imprese”, ha detto Mishustin in una riunione con i deputati del gruppo di Russia Unita alla Duma. “Questi sono i problemi più importanti che prenderò immediatamente in considerazione fin dai primi giorni”, ha aggiunto. Gli altri settori ‘caldi’ sono quelli “dell’economia digitale” e dei “progetti nazionali”, la cui attuazione sinora ha lasciato a desiderare.

Proprio sull’economia Putin ha posto l’accento ieri, quando ha annunciato la proposta di riforma della Costituzione: ha sottolineato quanto sia centrale il problema della natalità in Russia, che ha accompagnato con un possente aumento del welfare per le famiglie con redditi bassi. Da subito avranno ricchi aumenti al bonus bebè (6.800 euro per la nascita del primo figlio e altri 2.200 se arriva il secondo) e nuovi sussidi mensili per ogni bambino dai 3 ai 7 anni. “Nascono pochi bimbi – ha notato lo zar – e il successo storico della Russia dipende da quanti saremo”. Così ha aperto i cordoni della borsa.

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