“In Italia le norme non vanno di pari passo con l’innovazione”. È uno degli ostacoli a cui si trova davanti la ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano e che ha sottolineato giovedì mattina durante il suo intervento all’incontro di Intesa Sanpaolo “Motore per lo sviluppo sostenibile e inclusivo”, a Milano. “Uno dei casi più significativi degli ultimi mesi – spiega la Pisano – è quando a Torino un vigile ha multato un ragazzo sul monopattino mentre percorreva una pista ciclabile. Allora in tanti si erano domandati in quale categoria rientrasse il monopattino (non è né una bici, ma neanche una macchina) e di conseguenza quali norme adottare”. L’esigenza di normalizzare la tecnologia è al centro del dibattito politico, così come l’identità digitale e il “diritto di innovare”: “Oggi il nostro Paese deve guardare al futuro. Deve essere in grado di creare un ecosistema dell’innovazione in grado di investire su risorse come la robotica, l’intelligenza artificiale e la mobilità”.

Per fare questo il Ministero ha a disposizione 30 milioni di euro: “Li useremo – aggiunge la ministra – per assumere personale esterno in grado di concentrarsi su vari progetti di innovazione, che ruotano attorno anche all’inclusione sociale e all’impatto ambientale”. Ma si cercano altri finanziamenti: “Abbiamo presentato la nostra strategia 2025 sull’innovazione a dicembre e ora stiamo lavorando per tramutarla in piano operativo. Lavoriamo con il Fondo nazionale sull’innovazione e con privati: ci muoviamo insieme agli stakeholder, come Intesa Sanpaolo. Dobbiamo mettere insieme le forze”.

L’impegno sul settore sociale e ambientale arriva anche da Intesa Sanpaolo, con alcuni suoi progetti: primi tra tutti quelli che permettono di erogare un prestito “Per merito” agli studenti in difficoltà, alle madri lavoratrici o imprenditrici, e alle persone ultra cinquantenni che hanno difficoltà ad accedere alle pensioni. Il prestito senza garanzia rivolto ai giovani – sono i dati dell’istituto – fino ad ora ha finanziato 3.240 studenti di 524 Atenei, anche esteri, erogando complessivamente 28 milioni di euro. “Intesa Sanpaolo è fortemente impegnata – aggiunge Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo – nel suo ruolo di motore dell’economia reale e sociale del Paese, dando un contributo concreto per non lasciare indietro nessuno. L’attenzione è rivolta a tutte quelle categorie che si trovano oggi a svolgere un ruolo fondamentale di sostegno alle famiglie”.

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