Il mondo FQ

Liliana Segre, il sindaco di Pesaro propone la candidatura della senatrice al Premio Nobel per la Pace 2020

"Le persone hanno bisogno di simboli ed esempi positivi e il discorso sull'amore di Liliana è davvero un trattato universale". Motiva così Matteo Ricci la sua proposta, già appoggiata dal segretario dem Nicola Zingaretti e dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati. Più cauto il sindaco di Milano: "Sbagliato esporre la senatrice a una corsa se non ha possibilità. Se ci fossero le condizioni però, sarebbe un’idea veramente strepitosa"
Liliana Segre, il sindaco di Pesaro propone la candidatura della senatrice al Premio Nobel per la Pace 2020
Icona dei commenti Commenti

“Il Parlamento italiano candidi Liliana Segre al premio Nobel per la Pace per il 2020“. La proposta arriva dal sindaco dem di Pesaro Matteo Ricci, tra i promotori dell’iniziativa dei 600 primi cittadini a Milano per la senatrice a vita, e dopo poche ore è già stata appoggiata dal segretario del Pd Nicola Zingaretti e dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati. “L’Italia – ha spiegato il primo cittadino di Pesaro – attraverso i sindaci si è ritrovata unita attorno a Liliana Segre e alla sua battaglia culturale e di futuro. Liliana è diventata un simbolo, una rappresentazione autorevole della Repubblica e della Costituzione. La piazza di Milano è andata al di là delle aspettative sia per le presenze, che per il senso di comunità che ha trasmesso”. E ha aggiunto: “Adesso tocca al Parlamento fare la sua parte”. Dopotutto, continua Ricci, “le persone hanno bisogno di simboli ed esempi positivi e il discorso sull’amore di Liliana è davvero un trattato universale. Del resto la sua battaglia contro l’odio e l’intolleranza, contro il razzismo e l’antisemitismo serve non solo all’Italia, ma al mondo. Ovunque i germi dell’intolleranza razziale o religiosa riemergono e i social sono diventati amplificatori degli odiatori seriali e strumento di propaganda delle forze neofasciste e neonaziste”.

La proposta ha convinto Zingaretti che su Twitter ha scritto: “Bellissima la proposta di Ricci. La risposta più forte a una stagione in cui c’è chi prova a riaprire la porta a odio e intolleranza“. E subito dopo è arrivata anche l’approvazione della Casellati che risponde così alla lettera del sindaco di Pesaro: “Accolgo con convinzione e apprezzamento la richiesta del sindaco di Pesaro. Ritengo sia un giusto e doveroso riconoscimento per ciò che la senatrice Segre rappresenta, per la sua storia e per il suo impegno in favore della custodia della memoria dell’Olocausto e contro l’odio, l’intolleranza, l’indifferenza”. Ancora: “Liliana Segre è un simbolo per tutti noi, una donna straordinaria che in Senato oggi rappresenta idealmente tutte quelle donne e quegli uomini che nella parte più buia della nostra storia si sono sacrificati, hanno combattuto e sofferto per fare dell’Italia una nazione libera e democratica. La senatrice Segre ha sempre avuto e sempre avrà la mia stima e il mio sostegno. È proprio a lei infatti che, nel marzo dello scorso anno, ho dedicato il mio discorso d’insediamento alla Presidenza del Senato”.

Più cauto invece il sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Mi sembra una buona idea. È difficile, tuttavia, per me giudicare e capire se ci siano le condizioni. Però questo è un punto rilevante, credo che sarebbe sbagliato esporre la senatrice a una corsa se non ha possibilità. Se ci fossero le condizioni però, sarebbe un’idea veramente strepitosa”. Secondo Sala “il problema è capire se dal nostro governo c’è disponibilità a sostenere l’appello. Certamente però sono a fianco del sindaco di Pesaro”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione