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Ultimo aggiornamento: 22:40 del 18 Novembre 2019

Fondo salva-Stati, Salvini: “Se Conte lo ha reso un ‘ammazza-Stati’ è alto tradimento”. Palazzo Chigi: “Studi prima di diffondere falsità”

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“Vorrei chiedere a Giuseppe Conte se nei mesi passati ha firmato, magari di nascosto o di notte, un accordo in Unione europea per cambiare il Mes (Meccanismo europeo di stabilità, ndr) e cioè il fondo salva-Stati in fondo ammazza-Stati, chi ha voglia chieda Conte se, senza autorizzazione del Parlamento e ovviamente della Lega, ha dato l’ok dell’Italia e sarebbe alto tradimento. Se qualcuno lo ha fatto lo dica prima che sia tardi e si ponga rimedio altrimenti sarà alto tradimento e per i traditori il posto giusto è la galera”. A dirlo, in diretta Facebook, il leader della Lega, Matteo Salvini, che accusa il presidente del Consiglio di aver dato l’ok alla riforma del Mes, che porterebbe, secondo i critici, al rispetto di paletti macroeconomici più stringenti per l’Italia e a svantaggiare i Paesi con alto debito pubblico.

Palazzo Chigi, tuttavia, ha smentito tutta la ricostruzione di Salvini. Anzi, ricordando che la revisione non è stata votata in nessun vertice europeo, in una lunga nota informale la presidenza del Consiglio ha ricordato che quando la riforma è stata discussa in sede europea (a giugno, con la maggioranza M5s-Lega) “il senatore Salvini, all’epoca era vicepresidente del Consiglio dei Ministri nonché ministro dell’Interno, e avrebbe dovuto prestare più attenzione per l’andamento di questo negoziato, tanto più che l’argomento è stato discusso in varie riunioni di maggioranza, alla presenza di vari rappresentanti della Lega (viceministri all’Economia e presidenti delle Commissioni competenti). Il fatto che il senatore Salvini scopra solo adesso l’esistenza di questo negoziato è molto grave. Denota una imperdonabile trascuratezza per gli affari pubblici. Chi pretende di guidare l’Italia senza premurarsi di studiare i dossier dovrebbe quantomeno evitare di diffondere palesi falsità. Con la propaganda intrisa di menzogne non si curano certo gli interessi dei cittadini italiani”.

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