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Ultimo aggiornamento: 19:04 del 28 Ottobre 2019

Umbria, Gomez: “M5s ricordi che governo nazionale è cosa diversa da quello regionale. Di Maio? Non ci sono leader alternativi a lui”

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“È evidente che nel M5s adesso si apra la crisi. Il problema è che allo stato attuale non ci sono sulla piazza leader alternativi a Di Maio. Quello che dovrebbero fare i gruppi parlamentari del M5s è alzare il sedere, uscire dal palazzo e, se hanno intenzione di presentarsi alle elezioni regionali in Emilia Romagna, cominciare da subito una campagna elettorale in quella regione, ricordando che una cosa è il governo nazionale e un’altra cosa è quello delle Regioni“. E’ il commento pronunciato a “L’aria che tira” (La7) sul voto alle elezioni regionali in Umbria da Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it e di Fq Millennium.

Gomez spiega: “Molti osservatori e anche i 5 Stelle si sono convinti del fatto che il motivo principale per cui il M5s venisse votato era il reddito di cittadinanza. Questo era vero ma non completamente, perché altrimenti non si spiegherebbe come mai nelle elezioni regionali siciliane, ben prima del reddito di cittadinanza, i 5 Stelle abbiano preso più del 30% dei voti. La verità è che i 5 Stelle sono stati sempre visti come movimento anti-corruzione e anti-casta. Ma nel momento in cui in Umbria denunci anche penalmente una giunta regionale retta dal Pd e meno di sei mesi dopo corri con lo stesso Pd alle regionali, il minimo che un elettore 5 Stelle è che tu ti sia venduto e che sia entrato nel palazzo“.

Il direttore del Fatto online aggiunge: “Secondo me, bisogna semplicemente uscire da un equivoco. In Germania socialisti e popolari governano insieme a livello nazionale, ma corrono divisi nelle elezioni regionali e governano in maniera diversa nei vari länder. Quindi, non c’è alcuna necessità per cui Pd e M5s debbano correre insieme in ogni regione. Possono esserci delle occasioni, come, ad esempio, in Lombardia e Veneto, dove il Pd è stato sempre all’opposizione e magari avrebbe un vantaggio a correre col M5s. E lo stesso M5s – continua – potrebbe essere avvantaggiato da questa alleanza. Ma pensiamo alla Calabria, dove è stata appena chiusa una inchiesta giudiziaria ed esponenti del Pd sono accusati di associazione a delinquere. Il M5s e il Pd potranno mai trarre vantaggio nel correre insieme alle regionali in Calabria con un candidato unico?”

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