Elezioni regionali in Umbria? Abbiamo preso una lezione durissima e dobbiamo assolutamente voltare pagina. Dobbiamo levarci la cravatta, toglierci dai palazzi e tornare in piazza. Abbiamo bisogno di Di Battista e di tutti quelli che ci hanno messo la faccia dal primo momento. In caso contrario, se si persevera negli errori, il risultato sarà sempre peggiore”. E’ il ‘mea culpa” dell’europarlamentare del M5s, Ignazio Corrao, nel corso della trasmissione “Omnibus”, su La7, a proposito della débâcle subita dal Movimento in Umbria.

Corrao cita l’esperienza delle regionali siciliane (“abbiamo corso da soli contro 11 liste a sostegno di Musumeci e abbiamo rischiato di vincere”) e spiega: “In Umbria è stata una campagna elettorale sbagliata, è stato un percorso fatto in maniera molto affrettata e ovviamente questa cosa i cittadini umbri ce l’hanno fatta pagare. E’ chiaro che se ci presentiamo in Umbria insieme a quelli che governano da 50 anni e che hanno lottizzato da sempre il potere, quella identità la perdi e i cittadini non te la riconoscono. E’ stato un errore su cui oggi dobbiamo assolutamente riflettere e cercare di fare un percorso che ci riporti alla nostra identità quanto più velocemente possibile. Il Pd in Umbria – continua – poteva godere di un voto strutturato, mentre quello nostro è alternativo, cioè è il voto di chi crede che bisogna voltar pagina. Abbiamo regalato il ruolo di voto alternativo a Salvini, che non è né innovativo, né alternativo, visto che rappresenta coalizioni e persone che sono sempre state al potere. Ed è un errore perché il M5s riesce a infiammare e a essere alternativo se rimane coerente con la sua identità diversa rispetto a quelli che sono sempre stati al potere”.

Alla domanda della conduttrice, Gaia Tortora, che gli chiede se il M5s potrebbe tornare a un’alleanza con la Lega, il politico pentastellato risponde: “Assolutamente no”.
E ribadisce: “È chiaro che quella di Di Maio è una scelta che va messa in discussione, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Quando giochiamo a copiare e a imitare quello che hanno sempre fatto i partiti, allora il risultato è che la gente non riconosce più lo spirito che ha sempre mosso il M5s. Abbiamo probabilmente perso la bussola. Ci siamo messi a fare il gioco dei palazzi e il gioco dei palazzi non funziona. Quindi – prosegue – rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di ricostruire quella identità e quel movimento collettivo che ha fatto innamorare tanti italiani e che ha dato speranza a milioni di persone. Noi abbiamo questa responsabilità, abbiamo bisogno di riportare la bussola su quella direzione, cioè dell’alternativa positiva e della costruzione di un Paese migliore”.

Corrao conclude: ” La competenza in politica spesso viene letta male. Si prendono professoroni, persone note della tv, persone che hanno un grande curriculum, ma loro non hanno nessuno stimolo interiore che è quello che ci ha portato a costruire un’alternativa. Il M5s è arrivato a prendere più del 30% alle scorse elezioni politiche, perché è fatto da persone normali che hanno deciso di mettersi in gioco per combattere contro un sistema autocratico e lontano dai bisogni dei cittadini. Se il M5s fa questo, allora è fortissimo e detta la linea a tutta la politica italiana”.

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