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Debito pubblico, torna il Btp Italia: 2 miliardi di ricavi nel primo giorno di sottoscrizione destinato ai risparmiatori privati

Il bond indicizzato all’inflazione torna a quasi un anno dal flop del novembre 2018, quando lo spread aveva superato i 300 punti e i mercati erano in fibrillazione per le tensioni tra Italia e Ue sulla manovra. Gli analisti si attendono una raccolta complessiva attorno ai 4 miliardi di euro al termine dei tre giorni di emissione
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Ottima partenza per il Btp Italia, il bond indicizzato all’inflazione pensato per i risparmiatori lanciato per la prima volta a marzo 2012. Rimesso in pista in un contesto di tassi bassi – a quasi un anno dal flop del novembre 2018 quando i mercati erano in fibrillazione sul “rischio Italia” – il titolo del Tesoro con scadenza a ottobre 2027 non ha deluso le attese. E, nella prima delle due giornate dedicate al retail, ha visto sottoscrizioni a sfiorare i due miliardi di euro con 27.150 contratti e un controvalore esatto di 1,995 miliardi. Gli analisti si attendono una raccolta complessiva attorno ai 4 miliardi di euro al termine dei tre giorni di sottoscrizione, l’ultimo dei quali destinato agli investitori istituzionali.

Se si considera che la parte del leone ultimamente l’hanno fatta gli investitori istituzionali, ai quali è dedicata mercoledì l’ultima giornata, i risultati dell’avvio fanno ben sperare in un risultato diverso dal flop registrato nella edizione precedente: era novembre 2018 e la raccolta totale si era fermata a 2,16 miliardi dopo un avvio che aveva visto sottoscrizioni per soli 481 milioni nella prima delle tre giornate allora dedicate al retail.

Il nuovo Btp Italia assicura una cedola minima garantita pari allo 0,60% che potrà essere rivista al rialzo e verrà comunicata all’apertura della giornata di mercoledì. Tra i vantaggi c’è l’assenza di commissioni nei primi due giorni dedicati al retail e il premio del 4 per mille per chi tiene il bond fino alla scadenza tra 8 anni.

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