Era considerato una leggenda dell’esplorazione spaziale e per questo i media di tutto il mondo riportano la notizia della morte del cosmonauta russo Alexei Leonov.

L’astronauta aveva 85 anni ed era malato da tempo. È stato il primo essere umano a compiere, nel 1965, una passeggiata nello spazio e ha fatto parte dell’equipaggio che, nel 1975, ha agganciato la Soyuz alla capsula Usa Apollo. Undicesimo cosmonauta sovietico resterà nella storia anche di altri paesi. Era il il 18 marzo 1965 quando Leonov fluttuò nello spazio, fuori dalla protezione di una navetta per 12 minuti. Un evento storico che rischiò di finire in tragedia. Inconvenienti alla tuta di Leonov quasi impedirono il rientro dell’astronauta russo all’interno della capsula Voschod. Dopo Leonov passarono appena tre mesi prima che anche un astronauta statunitense, Edward White, riuscisse nell’impresa, anch’egli con qualche grande rischio. La prima donna fu la russa Svetlana Savitskaya nel 1984, mentre il primo europeo Jean-Loup Chre’tien nel 1988.

Da quel 18 marzo 1965 i progressi fatti per rendere più sicuro il ‘passeggiare’ nello spazio sono stati molti: dagli scafandri collegati alla navetta con tubi per l’ossigeno e guinzaglio, gli astronauti hanno oggi grande libertà di movimento e possono lavorare agganciati a bracci robotici, indossando una tuta dalla tecnologia molto sofisticata, tanto da essere considerata un vero e proprio veicolo spaziale.

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