Portogallo, il premier socialista Costa vince le elezioni ma non arriva alla maggioranza assoluta. “Ora stabilità per quattro anni”
Il partito socialista del premier Antonio Costa ha vinto le elezioni in Portogallo, ma senza raggiungere la maggioranza assoluta in Parlamento. Con il 100% delle schede scrutinate, i socialisti hanno ottenuto il 36,7% dei voti (pari a 95 seggi su 230) seguiti dal Psd (partito socialdemocratico di centrodestra) al 28,1% (70 seggi).
Terzo il Blocco di sinistra con il 9,6% dei voti (16 seggi), seguito dalla coalizione di sinistra al 6,3% (9), i popolari di destra al 4,2% (4 deputati) e gli ambientalisti di Pan al 3,3% (2 seggi). “La stabilità politica è essenziale per la credibilità internazionale del Portogallo”, ha commentato il leader socialista e premier eletto, che avvierà colloqui con altri partiti con l’obiettivo di garantire un accordo politico per i prossimi quattro anni.
Costa, ex sindaco di Lisbona, dopo le ultime elezioni generali del 2015, in cui il partito socialista è arrivato secondo, ha convinto due partiti di sinistra più piccoli – i comunisti e il blocco di sinistra – a sostenere un governo socialista di minoranza, un’alleanza senza precedenti che i nemici hanno soprannominato “geringonca“, o strano aggeggio. Ora potrebbe allearsi di nuovo con loro. Ma raggiungere un accordo questa volta sarà probabilmente più difficile in quanto i partiti di estrema sinistra chiedono più spesa pubblica a cui Costa, che si è presentato come custode delle finanze pur senza austerity, finora si è opposto.
Sotto il suo mandato l’economia portoghese ha consolidato in modo spettacolare la ripresa dopo il drastico rigore seguito al salvataggio finanziario del 2011. La crescita è al livello più alto dall’inizio degli anni 2000, la disoccupazione è tornata ai livelli pre-crisi e il deficit pubblico dovrebbe tornare quest’anno allo 0,2%. Il debito invece è ancora intorno al 120%. Il socialista ha saputo accelerare la revoca delle misure di austerità approfittando della buona congiuntura per continuare a ridurre il deficit. Il che è il suo migliore argomento elettorale, anche se i portoghesi continuano a lamentarsi di salari bassi, peggioramento dei servizi pubblici e aumento dei prezzi del mercato immobiliare, trainati dall’esplosione del turismo. “Con me i portoghesi sanno che non ci saranno né radicalismo né ritorni indietro”, ha detto Costa al termine della sua campagna elettorale venerdì.
Il suo avversario, il capo del PSD Rui Rio, è riuscito comunque a ridurre lo scarto che lo separava da Costa, incentrando i suoi attacchi su un caso rocambolesco di furto di materiale di guerra da una caserma dell’esercito in cui è stato coinvolto l’ex ministro della Difesa del governo socialista.