La maggioranza degli elettori ha un’opinione negativa del governo Conte 2, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è la figura politica che ispira più fiducia e la Lega resta di gran lunga il primo partito con più del 30 per cento. Sono i dati principali del sondaggio di Quorum/YouTrend per Sky TG24 diffuso durante Start, il nuovo approfondimento politico della testata.

In particolare, secondo la rilevazione, 6 intervistati su 10 hanno un’opinione negativa dell’attuale esecutivo. Il 40 per cento esprime invece un’opinione positiva: si tratta in particolare dell’approvazione degli elettori M5s (83 per cento) e del Pd (84). Tra i leader politici, invece, come sempre è il capo dello Stato ad essere un punto di riferimento sotto il profilo della fiducia (il 64 per cento risponde di fidarsi di Mattarella), mentre resta alto anche l’indice per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Molto staccati i leader di partito: Matteo Salvini non va oltre il 31 per cento, Nicola Zingaretti si ferma al 24, seguono Luigi Di Maio al 21 e Matteo Renzi al 14.

Il peso dei partiti: Lega prima, Pd secondo
Quanto alle intenzioni di voto, la Lega conferma il suo primato con il 31,3 per cento. La seconda forza politica è il Pd ma è al 22,2. Secondo Quorum/YouTrend i democratici staccano il M5s che si ferma al 18 per cento. E’ confermato che Fratelli d’Italia ha sopravanzato Forza Italia (7,8 contro 6,9). Se rimanesse questa legge elettorale (alla quale invece la maggioranza vorrebbe mettere mano), a superare la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento sarebbero Italia Viva di Matteo Renzi con il 3,6 (cifra in linea con gli altri istituti di sondaggio) e La Sinistra con il 3,1. Sotto la soglia +Europa al 2,7 e Cambiamo! di Giovanni Toti allo 0,8. Va precisato peraltro che il margine d’errore del sondaggio è di circa il 3 per cento (gli intervistati sono stati mille).

Se ci fossero le coalizioni
Ma Quorum/YouTrend ha anche misurato l’eventuale gradimento di una eventuale coalizione di Pd, M5s e altre liste di sinistra che compongono la maggioranza di governo e affronteranno – guidati con un candidato civico – le Regionali in Umbria a fine ottobre. Secondo il sondaggio il centrodestra la spunterebbe ma di pochissimo: 47,2 contro il 46,2. In sostanza sarebbe un testa a testa. Da sottolineare, in più, che le percentuali mutano se si considera il partito di appartenenza: sosterrebbero un’alleanza “giallo-rossa” il 94,8 per cento degli elettori del Pd e il 91,7 degli elettori dei Cinquestelle. Il bacino potenziale di elettori di Italia Viva sarebbe pari al 13 per cento. Alla domanda se voterebbe per la nuova formazione politica, risponde sicuramente sì il 2 per cento degli intervistati, mentre l’11 per cento che probabilmente potrebbe votarlo.

Cosa abolire del Conte 1? Per il 47% il reddito di cittadinanza
Il campione di intervistati si divide in tre parti sul tema dell’immigrazione: per il 36 per cento il governo dovrebbe essere più morbido e aperto, il 35 pensa che andrebbero mantenute le stesse politiche del governo precedente e il 29 chiede maggiore severità. Ma se la domanda è quale dei provvedimenti dell’esecutivo precedente deve essere abolito un’ampia maggioranza relativa (il 47 per cento) risponde il reddito di cittadinanza e solo uno su 5 (il 18 per cento) parla dei decreti Sicurezza. Ma con il nuovo governo l’Italia avrà più peso in Europa? Di poco ma la risposta più frequente (43 per cento) è che non cambierà niente, ma il 39 pensa che l’Italia conterà di più. Il 18 ritiene che conterà di meno. E tra l’altro 3 intervistati su 4 (il 77 per cento) pensa con il primo governo Conte l’Italia contasse poco o per nulla in Europa.

Test di educazione civica: bene, ma non benissimo
Infine Quorum/YouTrend ha condotto un piccolo test di educazione civica. Alla domanda su quanti siano oggi i parlamentari, solo il 26 per cento degli intervistati ha dato una risposta giusta: il 32 per cento ha dato una risposta errata e il 42 ha risposto “non so”. E’ andata meglio alla domanda su cosa si voti alle elezioni politiche: il 77 per cento ha risposto correttamente (i membri del Parlamento), ma il 32 per cento ha indicato il capo del governo e l’11 il presidente della Repubblica. A proposito di Quirinale l’88 per cento ha risposto correttamente alla domanda su chi sia il capo dello Stato in Italia, ovvero il presidente della Repubblica. Ma restano un 9 per cento che ha indicato il presidente del Consiglio, il 2 ha risposto il presidente del Senato, l’1 quello della Camera.

Una buona maggioranza ha risposto giusto anche su come viene eletto il presidente della Repubblica: il 70 per cento ha risposto correttamente (dal Parlamento in seduta comune con l’aggiunta di delegati regionali), ma esistono anche un 18 per cento che ha risposto che il capo dello Stato viene nominato dal governo, un 7 che viene nominato dalla Corte Costituzionale e un 4 che dice che viene eletto direttamente dai cittadini. Per quanto riguarda infine la nomina del presidente del Consiglio e del governo, ha risposto correttamente che li nomina il presidente della Repubblica il 69 per cento degli intervistati. Il 31 è convinto che vengano eletti direttamente dai cittadini.

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