Cara amica del M5S, ti scrivo e ti prego.

Tu che sei stata sbeffeggiata dalle amiche, quando col sostegno di decine di migliaia di attivisti Grillo proponeva a Prodi la rivoluzione dell’efficienza energetica.

Tu che quando si protestava contro la corruzione con i Vaffanculo Day, sei stata derisa dai colleghi di lavoro che citavano Fassino.

Tu che hai dovuto incassare insulti su insulti e hai giurato: “Mai col Partito Democratico”.

Ti prego, ascoltami: pare proprio che il Pd abbia ormai deciso di tentare un accordo su alcuni obiettivi condivisi. Adesso sarai tu a decidere con la votazione su Rousseau se questo accordo sul programma si dovrà fare o no. E alla faccia di tutti gli sberleffi sulla democrazia digitale di Davide Casaleggio potrebbero prevalere quelli che sono talmente offesi e irati col Pd da preferire andare al voto e regalare il potere a Salvini.

So benissimo che per molti, vale più di qualunque strategia la soddisfazione di sbugiardare chi non credeva che la piattaforma Rousseau fosse l’unico esempio di vera democrazia dentro un gruppo politico.

Ma ti prego di riflettere per un’istante su di una delle accuse più ripetute dai militanti del Pd: i Cinque Stelle sono il gruppo del NO! In effetti in tanti dimostrammo che non era vero, fin dai tempi dei governi del Pd. Nella realtà il M5S votò a favore delle proposte di legge del Pd nel 39% dei casi. E molte leggi sono state approvate con le migliorie che i Cinque Stelle hanno proposto e che il Pd ha accettato.

Allora vuol dire che c’è una sintonia su parecchie questioni. E credo che molti del M5S abbiano sofferto molto quando Salvini, al governo, sbraitava contro neri e zingari, chiudeva i porti e inneggiava alla legittima difesa estrema, aizzando la rabbia e la paura.

Adesso serve l’approvazione del M5S. Questo è il momento delle grandi scelte. Gli iscritti al Movimento decideranno. E io prego che prevalga l’idea che questo ipotetico governo possa realmente realizzare molto di più di quanto è stato possibile con i leghisti.

La cultura ad esempio: ti immagini conversare di cinema o di teatro con Salvini? O di gestione dei musei… Come potresti spiegargli che il Giudizio Universale di Michelangelo non serve per i selfie? Vogliamo parlare di risparmio energetico? Se gli parli di gas liquido ti risponde che il gas è gassoso sennò non è gas. E prova a spiegargli che il teleriscaldamento non lo fai col cellulare o che il cappotto termico non è un piumino tecno.

Cara amica, caro amico, adesso tocca a te decidere.

Sarà improbabile che la mia speranza si realizzi. Ma sarebbe bello che prevalesse chi scorge la possibilità di unire la parte migliore dei due schieramenti. La biodiversità potrebbe essere una risorsa.

E si è già visto come. Ce lo ha mostrato la ministro Giulia Grillo che ha elaborato un piano per risparmiare 5 miliardi di euro sull’acquisto dei medicinali (quindi non tagliando i servizi ma lo spreco folle). Parliamo di medicine che costano tutt’oggi, in alcune regioni, 2.210 euro a confezione e che in altre regioni vengono pagate 27 euro!!!!!

Ora una ministro che concepisce un simile piano di risanamento dovrebbe essere portata in palma di mano dal Movimento. Invece no. Ho realizzato una serie di 4 interviste nelle quali la ministra spiega nel dettaglio le varie misure di buon senso che ha deciso. Pensavo che il Movimento avrebbe diffuso questo racconto sulla politica del Sì e del fare. Ma i siti ufficiali non hanno rilanciato questo contributo ad un’informazione corretta e le condivisioni dei singoli militanti sono state proprio pochine. Perché? Perché nel suo piano di uscita dal delirio sperperante la Grillo fa sue anche alcune esperienze positive della regione Piemonte durante la gestione del Partito Democratico, che ha tagliato il 67% del costo delle principali medicine. Peccato mortale!

Questo scontro tra Pd e M5S ha straziato i progressisti italiani, casa per casa, bar per bar, a volte letto per letto; ci si è trovati a litigare a odiarsi, a insultarsi, da tutte e due le parti. Adesso si sceglie tra gli interessi del paese e il gusto di fare rissa.

Io prego Karl Marx e John Lennon che ce la mandino buona!

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