Al termine della riunione dei gruppi parlamentari il M5s chiude con Matteo Salvini: “Non è mai stato affidabile” afferma Luigi Gallo e Stefano Buffagni aggiunge: “Come fai a fidarti di chi ti ha tradito”, ma dubita anche del Pd: “Renzi è un altro inaffidabile”. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Conte rilancia la strada del dialogo con il Partito Democratico: “Noi lavoriamo sulla base del ‘contratto di governo’ perché non ci fidiamo né dell’uno né dell’altro”. Anche se i vertici dem hanno già bocciato questo metodo. “Io non ho preferenze per nessuno, per me si può andare anche a votare. Salvini è tornato ad aprire al Movimento? Vuol dire che ha paura, il superuomo che vince sempre non ha vinto, capita anche a lui” conclude Buffagni.

Poco distante da Montecitorio incontriamo Alessandro Di Battista, che evita di rispondere a molte delle domande dei cronisti, ma plaude ai ‘10 punti‘ annunciati da Di Maio al termine delle consultazioni con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “li condivido al mille per mille” e al discorso di Giuseppe Conte nell’Aula del Senato, che definisce “un ottimo discorso”. Poi Di Battista corre letteralmente via da ulteriori domande.

Ma lo ritroviamo alla riunione dei big del Movimento, in un appartamento distante dai palazzi del Parlamento. Assieme a lui, Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede, Pietro Dettori, Paola Taverna, Vito Crimi e i capogruppo Patuanelli e D’Uva. Quest’ultimo al termine della riunione annuncia: “Domani (venerdì, ndr) nel pomeriggio incontriamo i capogruppo del Partito Democratico. Sono ottimista per questo dialogo perché le basi ci sono e siamo fiduciosi perché siamo tutte persone serie ed affidabili”. La trattativa si chiuderà positivamente? “A questa sera non riesco a fare un pronostico simile”.

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