Aveva vinto le elezioni battendo il candidato leghista, ma adesso Elvy Bentani, sindaco di Solesino (Padova) sta pensando di passare alla Lega di Matteo Salvini: “Sono totalmente linea con la sua azione politica” dice a La Stampa. E quindi non stupisce che il primo cittadino abbia deciso di armare gli agenti della polizia locale con una pistola Glock mod. 9X21 (che con l’innesto di un bracciolo assume l’aspetto di una mitraglietta) e due giubbotti antiproiettile. La dotazione arriverà ai vigili dopo che il Consiglio municipale ha deliberato l’acquisto destinando circa 4mila euro. Una delibera arrivata prima ancora che il Governo desse via alla possibilità per la polizia locale di dotarsi di taser. Così il Comune a circa 30 chilometri da Padova, con una popolazione di 7.083 abitanti, cinque agenti di polizia locale che controllano un territorio di poco oltre 10 chilometri quadrati, precorre i tempi e decide di armare i propri vigili di una pistola-mitra e giubbotti antiproiettile.

“I due giubbotti saranno a disposizione della pattuglia che presterà servizio in determinate situazioni – spiega all’Ansa il comandante Cesare Basso – l’arma invece solo ad uno dei due vigili, previo un corso specializzato”.
Il sindaco ha ritenuto di procedere con l’acquisto dell’equipaggiamento, pare, in relazione ad alcuni recenti fatti di cronaca avvenuti nel comune, tra cui l’invio di tre buste, di cui era destinatario, ognuna con un proiettile e minacce, e l’aggressione in casa ad un’anziana. Nel comune c’è anche una stazione dei carabinieri “ma sono in pochi a pattugliare il territorio – rileva Bentani – e i nostri vigili possono dare un contributo importante, anche nelle ore notturne, ma è indispensabile garantire loro sicurezza, cercando di equipaggiarli al meglio”.

Se Solesino si ‘arma’, un Comune veneto ben più grande, quello di Rovigo, ha invece deciso di vendere 15 pistole Beretta calibro 9 x 21 millimetri, costate circa 9.000 euro alla passata amministrazione di centrodestra. Con il commissariamento del Comune, la vittoria poi del centrosinistra nello scorso maggio, il neo sindaco polesano Edoardo Gaffeo ha subito fatto sapere che per lui non era una priorità dotare di pistole i vigili urbani.

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