Scoperti sei vulcani sottomarini a pochi chilometri dalle coste della Sicilia sud-occidentale, tra Mazara del Vallo e Sciacca. Il ritrovamento si deve all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs), nel corso di due campagne condotte a bordo della nave da ricerca Ogs Explora. Lo studio, pubblicato sulla rivista Marine Geology, ha confermato le precedenti ipotesi sulla presenza di tre vulcani e ne ha individuati per la prima volta altri tre, uno dei quali è a soli sette chilometri dalla costa.

Grazie a mappe dei fondali ad alta risoluzione e a indagini sismiche e magnetiche, i ricercatori guidati da Emanuele Lodolo hanno ricostruito in dettaglio la morfologia del fondo marino, scoprendo i sei vulcani: “Sono tutti localizzati entro 22 chilometri dalle coste della Sicilia; uno in particolare si trova a soli sette chilometri da Capo Granitola”, spiega Lodolo. “Il vulcano più vicino alle coste, chiamato Actea, ha una morfologia complessa – precisa il ricercatore – e mostra una grossa colata lavica che si estende per oltre 4 chilometri”: si tratta di un caso unico per questo settore del Canale di Sicilia.

I vulcani si trovano circa 14 chilometri a Nord di quelli già noti del Banco Graham. Qui è presente la famosa isola Ferdinandea, l’isola generata nel 1831 da un’eruzione sottomarina e che, dopo essersi elevata fino a 65 metri, si è immersa; la sua sommità oggi si trova a circa 7 metri sotto la superficie del mare. “La scoperta di vulcani sommersi così vicini alla costa della Sicilia – conclude Lodolo – dimostra che ci sono ampie aree vicino al litorale che sono ancora poco conosciute e studiate“.

L’articolo su Marine Geology

Articolo Precedente

Leucemia linfatica cronica, da un fiore estratto composto per combattere la malattia

next
Articolo Successivo

Pesticidi, l’agricoltura oggi mette a rischio noi e il pianeta. E c’è solo una soluzione

next