Il mondo FQ

Politica

Ultimo aggiornamento: 11:31 del 1 Luglio 2019

Migranti, Fico: “Sbagliato invocare solidarietà Ue su loro pelle”. E attacca: “Fenomeno non si gestisce costruendo muri”

Icona dei commenti Commenti

Il fenomeno migratorio? “Non si gestisce costruendo muri”. A rivendicarlo il presidente della Camera Roberto Fico, nel corso di un convegno alla sala della Regina, a Montecitorio, sui corridoi umanitari. Parole che, pur senza citare il ministro dell’Interno leghista Matteo Salvini, sono un chiaro riferimento alle provocazioni del vicepremier leghista e del presidente (sempre del Carroccio) della regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che avevano paventato la costruzione di un muro anti-migranti al confine con la Slovenia.

Fico è chiaro: “Non è così che un grande Paese come l’Italia può pensare di far fronte a un fenomeno epocale. Tutti i muri, infatti, sono destinati a essere superati o abbattuti. Lo dice la nostra storia”, ha rivendicato.

Ma non solo. Perché se Fico richiede all’Unione europea di “fare molto di più per portare libertà e migliorare le condizioni economiche e sociali nei Paesi di origine dei migranti”, allo stesso tempo sottolinea come “invocare la pur necessaria solidarietà a livello europeo e denunciare l’atteggiamento egoistico e irresponsabile di molti partner non può in alcun modo giustificare l’inadempimento degli obblighi discendenti dal diritto internazionale e della nostra Costituzione”. E ancora: “Dobbiamo pretendere solidarietà e condivisione di responsabilità, con ogni strumento a nostra disposizione, ma non possiamo pensare di farlo sulla pelle delle persone“. Parole nette, arrivate dopo la polemica tra Italia e partner europei dopo il caso Sea Watch e dopo la decisione della capitana Carola Rackete, ora ai domiciliari, di forzare il blocco della motovedetta per condurre in porto la nave dell’ong con a bordo 40 migranti.

Già in passato Fico era stato critico con Salvini sul tema migranti, come quando prese le distanze dal primo decreto Sicurezza, dopo la sua approvazione definitiva.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione