L’immunità penale è il tema più caldo e dibattuto al momento. A metà marzo fonti del ministero dello Sviluppo economico aveva fatto trapelare che l’esimente penale avrebbe subito un “progressivo superamento”. E così sembrava che sarebbe andata, sulla base di una nota diffusa dal Tesoro, quando il decreto Crescita – veicolo scelto per l’introduzione delle novità – è arrivato a Palazzo Chigi. Dopo l’approvazione alla Camera, ArcelorMittalche già a tre mesi fa aveva chiesto “certezza del diritto” ricordando di essere arrivata in Italia sulla base di “norme concordate” – ha scritto a chiare lettere che l’interruzione dal 6 settembre 2019 dello scudo renderebbe “impossibile” gestire l’acciaieria ex Ilva. Quando manca solo l’ok definitivo del Senato per la conversione del decreto, Di Maio ha ribadito che l’immunità penale è un “caso risolto” e “non ci sarà più da settembre” perché “era il nostro obiettivo e lo abbiamo realizzato”.

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