Chi deve fare riprese aeree con i droni può prendere in considerazione una nuova action cam che ha come fiore all’occhiello una stabilizzazione ottica di alto livello. Si chiama Osmo Action ed è prodotta DJI, azienda molto conosciuta nel settore dei droni. Si tratta di un prodotto compatto e leggero (65 × 42 × 35 mm, per un peso di 124 grammi) che ne agevola non solo la maneggevolezza, ma anche il trasporto su drone.

Il produttore l’ha realizzata per rispondere a una precisa richiesta: potersi integrare con altri prodotti per effettuare riprese tipiche delle action camera, ma con risultati professionali. Ovviamente nulla toglie che si possa impiegare anche per riprendere le proprie imprese nel surf, nello snowboard e altro. Costruttivamente parlando è un prodotto “rugged“, ossia resistente a urti e cadute, impermeabile fino a 11 metri di profondità anche senza la custodia esterna.

La dotazione tecnica non è rivoluzionaria: il sensore da 12 megapixel era già presente su altri prodotti della gamma Osmo Pocket, le novità riguardano le caratteristiche accessorie. Primo fra tutti il software, che offre un sistema EIS (Electronic Image Stabilization, stabilizzazione elettronica dell’immagine) battezzato RockSteady. Consente una stabilizzazione digitale a tre assi senza fare uso di un sistema meccanico di stabilizzazione.

In secondo luogo, la Osmo Action dispone di due schermi. Oltre al display tradizionale da 2,25 pollici, infatti, ce n’è uno secondario da 1,4 pollici che torna utile, ad esempio, per centrare l’inquadratura quando si scatta un selfie, o durante le normali riprese per tenere sott’occhio l’autonomia residua e i parametri di registrazione. Quest’ultimo sembra un dettaglio banale, ma a chi ha usato una action cam sarà capitato di non avere registrato quello che pensava perché non si era accorto che la registrazione non era partita.

Per quanto riguarda le riprese, i professionisti apprezzeranno il supporto al 4K HDR (High Dynamic Range, visualizza una gamma più ricca di colori, bianchi più luminosi e neri più profondi). Sono supportati inoltre il 4K a 60 fotogrammi al secondo e il Full HD a 240 frame per secondo. Per le riprese aeree è molto interessante l’opportunità di registrare a 4000 x 3000 pixel e 30 frame per secondo, sfruttando tutto il sensore nella sua ampiezza. Si avranno così i margini per “giocare” via software e ricavare video 4K di qualità. Sempre per i professionisti, è di rilievo il lavoro fatto sull’obiettivo per cancellare l’effetto “occhio di pesce” che nelle action cam è dovuto all’esigenza di registrare con la massima angolatura possibile.

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