“I giornali dicono che ho detto ‘ti stupro’, non l’ho detto. Ho detto altre brutte parole e mi scuso, ieri non si ragionava molto bene”. A 24 ore dalla protesta di alcuni cittadini e di militanti dell’estrema destra romana sotto l’abitazione assegnata a una famiglia rom a Casal Bruciato, il ragazzo ripreso mentre urla ‘ti stupro’ alla donna che rientra in casa diffonde un video. Nel filmato, Daniele, come dice di chiamarsi, ripercorre quanto avvenuto alla periferia di Roma durante l’assedio e ci tiene a specificare: “Io non appartengo a Casapound, non sono iscritto. Ero lì da semplice cittadino. Io mi accosto a determinate cose, ho preso parte a loro iniziative. Ma non sono un militante”. In realtà – come dimostra il video qui sopra – esiste almeno una foto dell’uomo durante una colletta alimentare di Casapound davanti a un supermercato: in quell’occasione indossava la pettorina del movimento di estrema destra, non “in dotazione” a tutti coloro che partecipavano all’evento.

Articolo Precedente

Padova, pestaggio 25 aprile: denunciati 3 esponenti del centro sociale Pedro

next