Il nuovo sistema operativo Android Q è praticamente una certezza, dopo l’introduzione della revisione beta a marzo 2019, e della seconda beta ai primi di aprile. Quello che si sa per certo è che Google ha migliorato la sicurezza del sistema operativo, dando la possibilità agli utenti di controllare in maniera più approfondita le applicazioni che rilevano la posizione, e potendo intervenire sulla loro azione in background.

Ci vorranno poi nuovi permessi per accedere alle fotografie, ai video e gli audio. Grande attenzione anche ai servizi che, attraverso una notifica, verranno posti in primo piano dal sistema operativo. Sarà inoltre più difficile avere accesso ai parametri che identificano univocamente gli smartphone (il numero IMEI e il numero seriale), ed è stato rinforzato il servizio Google Play Protect, che analizzerà oltre 50 miliardi di applicazioni al giorno per identificare quelle potenzialmente dannose e rimuoverle.

Grande attesa anche per il supporto agli smartphone pieghevoli, e per l’esordio di un menu di condivisione rinnovato, uno screen recorder nativo. La versione definitiva di Android Q dovrebbe esordire fra luglio e settembre, dopo una quarta, quinta e sesta beta. Da domani ci saranno sicuramente ulteriori informazioni.

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