Prosegue con una terza puntata l’inchiesta giornalistica de Le Iene sulla morte di Mario Biondo, il cameraman palermitano trovato impiccato nella sua abitazione di Madrid, a maggio del 2013. La madre del giovane ritiene che il figlio sia stato ucciso perché la notte prima avrebbe scoperto “qualcosa di molto grave” nel computer della moglie Raquel Sanchez Silva, giornalista spagnola che Biondo aveva conosciuto durante l’edizione spagnola dell’Isola dei Famosi. In casa c’erano due computer, uno fisso e uno portatile su cui Biondo aveva fatto ricerche associando al nome della moglie la parola porno. Dai pc, rimasti nella disponibilità della donna, sarebbero spariti diversi file. Su entrambi computer le analisi dei tecnici nominati magistrati italiani hanno rivelato nuovi elementi. L’avvocato della famiglia Biondo alle Iene ha spiegato che “Mario era molto interessato al passato della moglie, quindi cercava materiale che potesse essere compromettente per lei”.

Non c’è solo la famiglia a sostenere che ci sono dubbi sull’ipotesi di suicidio. La procura generale di Palermo lo scorso novembre ha ottenuto la riesumazione della salma per effettuare nuovi esami dopo aver avocato l’indagine ai pm della procura. Sono tre i punti oscuri: perché sul collo del giovane, che secondo la tesi accolta dai pm del primo grado, si sarebbe tolto la vita impiccandosi con una pashmina, c’era un doppio segno di stretta: un solco molto profondo. Un altro aspetto è quello relativo alle contusioni sulla fronte che non si concilierebbero con l’assenza di segni di traumi accertata dalla consulenza della Procura. Infine, la scena del crimine. Biondo è stato trovato impiccato alla libreria della sua casa. I consulenti della sua famiglia hanno sostenuto che è impossibile che gli oggetti esposti sulla libreria siano rimasti al loro posto, come si evince dalle foto scattate dopo il ritrovamento. Lo strangolamento provoca spasmi che i consulenti hanno paragonato ai movimenti derivanti da un sisma, quindi sarebbe inspiegabile il fatto che le due piume poggiate su una mensola non siano cadute. Gli inquirenti italiani hanno anche chiesto assistenza giudiziaria alla Spagna tramite rogatoria e Raquel Sanchez Silva è stata più volte interrogata e sarebbero emerse contraddizioni partire dall’ora in cui avrebbe saputo della morte del marito. La donna, interrogata, ha sempre sostenuto che la loro vita era felice, che stavano cercando di aver un figlio.

Foto dal profilo Facebook del gruppo Verità e giustizia per Mario Biondo

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