L’inclusione di bambini con disabilità cognitiva insieme a loro coetanei non disabili è al centro di un progetto innovativo che utilizza ambienti e servizi ludico-educativi creati espressamente per loro, stimolanti e coinvolgenti. L’obiettivo è quello di creare nuovi spazi inclusivi con soluzioni ad alta tecnologia. Questo è il progetto LudoMi finanziato dal Politecnico di Milano attraverso il programma Polisocial Award con il contributo del Comune di Cornaredo.

“A questo scopo è stata sviluppata Magika, una tecnologia che permette di trasformare un qualunque ambiente in una Stanza Magica, dove luci, proiezioni, musica, suoni, aromi, e materiali fisici sono smart, cioè controllabili digitalmente, programmabili ed interattivi. Nella Stanza Magica i bambini con e senza disabilità possono svolgere attività multisensoriali di gioco e apprendimento, inclusive e adattabili alle specifiche esigenze di ognuno di loro”, spiega a ilfattoquotidiano.it Franca Garzotto, responsabile scientifica del progetto e professore associato di ingegneria informatica del Dipartimento di Elettronica, Informazioni e Bio-ingegneria del Politecnico.

Stanze magiche verranno inaugurate il primo aprile in due scuole di Cornaredo, l’Istituto Comprensivo Statale di via 4 Novembre e l’ICS Da Vinci, dove saranno fruite da 51 classi, circa 1.340 bambini (dai 3 ai 14 anni) e 58 insegnanti, in una data scelta dai promotori con particolare attenzione. “Abbiamo deciso di partire in coincidenza con la Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo che si celebra il 2 aprile. La nostra iniziativa tuttavia – aggiunge Garzotto – non è stata concepita esclusivamente per i bambini con autismo, ma anche per tutti coloro che hanno difficoltà nelle sfere cognitive, emotive, comunicative oltre che relazionali”.

Hanno aderito al progetto anche il consorzio Sercop di dieci comuni dell’area metropolitana milanese e le onlus L’Abilità, Fraternità e Amicizia, Fondazione “Dopo di Noi” e Abaco Genitori. Che tipo di utenza potrà usufruire di Magika? Secondo la responsabile, che da oltre un decennio si occupa di tecnologie digitali interattive e multisensoriali rivolte alle persone con disabilità e che ha coordinato anche un progetto europeo su questo tema, di cui LudoMi ne è l’evoluzione, “il progetto si rivolge soprattutto ai bambini che vivono in periferia, dove i servizi specializzati per i bimbi con disabilità sono molto meno diffusi che nel centro di Milano, offrendo loro il risultato di un lavoro di ricerca tecnologica innovativo iniziato 4 anni fa”. Le due Stanze Magiche potranno essere inoltre fruite da bimbi disabili dei comuni periferici limitrofi che fanno riferimento al consorzio Sercop, in orari e giorni extrascolastici, per un totale stimato di ulteriori circa 720 minori. Ai servizi offerti potranno partecipare anche bambini con disabilità che frequentano i centri delle onlus Fraternità e Amicizia, L’Abilità e Spazio Aperto.

“Nella Stanza Magica sono disponibili sette tipologie di attività, ognuna pensata come gioco e mirata a sviluppare competenze diverse. Vi sono svariati giochi per ogni tipologia, e tutti sono configurabili in termini di complessità e caratteristiche visive ed interattive”, sottolinea Garzotto al Fatto.it. Per interagire con la Stanza Magica i bambini hanno la possibilità di manipolare oggetti tramite la tecnologia, utilizzando gesti di mani e braccia (ad esempio per selezionare specifici elementi proiettati sul muro) e movimenti nello spazio (per raggiungere zone evidenziate dalle proiezioni sul pavimento). In alcuni giochi è richiesto di associare stimoli visivi e stimoli sonori, classificare oggetti, giocare alla battaglia navale, cimentarsi nel classico Memory, vestire un avatar, fare la spesa, partecipare attivamente a storie multimediali. Oppure i bimbi semplicemente attenuano il loro stress sperimentando luci, proiezioni e odori particolarmente rilassanti.

LudoMi potrà essere riproposto in altri contesti al di fuori di Cornaredo? “Per le sue caratteristiche di sostenibilità e replicabilità, il servizio potrà essere in seguito esteso anche ad altre realtà, periferiche e non. Sono stati avviati contatti con il Comune di Milano – spiega la responsabile scientifica -. Una versione della Stanza Magica è stata installata in un centro terapeutico nel capoluogo lombardo e un altro a Roma. Le richieste provenienti da altre Regioni sono numerose, ma siamo ancora in una fase sperimentale che richiederà verifiche non tanto tecniche, quanto psico-pedagogiche”.

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