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Ultimo aggiornamento: 8:26 del 13 Febbraio 2019

Tav, Travaglio: “Analisi costi-benefici? Chi la contesta senza smontare un solo calcolo fa come i No Vax”

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Tav? Io non ho letto neppure una riga di un solo contestatore dell’analisi costi-benefici, che riesca a smontare un calcolo fatto da questa commissione, composta, peraltro, da massimi esperti. E le argomentazioni di quelli che li confutano sono le stesse dei No Vax e di quelli del metodo stamina. Ce l’hanno, cioè, con la scienza e con la competenza”. Sono le parole del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, durante Otto e Mezzo, su La7.
E spiega: “Ci sono 80 pagine di calcoli e di tabelle. Il professor Ponti lavora su quello da una vita, insegna al Politecnico di Milano, collabora da anni con le istituzioni europee. Chi vuole contestare quell’analisi dica che una somma o una sottrazione o una moltiplicazione o un divisione è sbagliata. Non è che si può dire che quelli sono dei cialtroni, perché, in realtà, sono tra i massimi esperti di economia dei trasporti che esistono in Italia“.

Travaglio aggiunge: “Quando un governo commissiona un’analisi costi-benefici a degli esperti, questi ultimi la consegnano e questa analisi è devastantemente negativa, al punto di calcolare perdite per 8 miliardi di euro, i casi sono due: o questo governo decide di andare contro se stesso e di tornare a casa, smentendo quello che c’è scritto nel suo programma e quello che ha stabilito la sua commissione, oppure in un Paese serio mette tutte le cose a posto per bloccare un’opera che costerebbe ai cittadini inutilmente 8 miliardi”.

Stefano Zurlo, inviato de Il Giornale, obietta: “E come mai, invece, i francesi vogliono fare la Tav?”
Il direttore del Fatto risponde: “I francesi non vogliono fare un bel niente. Hanno invogliato i francesi con quel tunnel di 60 km che vogliono costruire nelle Alpi: per due terzi è nel territorio francese e per un terzo in quello italiano. I francesi pagano di quel tunnel un terzo, gli italiani due terzi. Ti pare normale? E perché questo? Perché i francesi non ne hanno mai voluto sapere”.

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