I guai bancari non impediscono a Unipol di soccorrere le coop azioniste. Il gruppo finanziario guidato da Carlo Cimbri ha staccato alle coop la cedola annuale da 54 milioni, che si aggiungono ad altri 108 milioni già versati nelle casse degli azionisti dal 2016 in poi. Si tratta di una boccata d’ossigeno per i soci Unipol le cui difficoltà, con Alleanza 3.0 nel pieno di una corposa ristrutturazione, sono innegabili.

La notizia arriva nel giorno in cui Unipol ha chiuso con una perdita complessiva di quasi 400 milioni di il doloroso capitolo Unipol Banca, che dall’acquisizione di Fondiaria Sai dei Ligresti in poi e’ costata sanguinose svalutazioni e una ricapitalizzazione di un centinaio di milioni. Un problema che affonda le radici proprio nell’affare Ligresti: fu allora infatti che, pur di non mettere a nudo la situazione della banca, Cimbri si era impegnato a versare ai soci di UnipolSai, allo scadere di un quinquennio, il controvalore, a prezzi di libro, della partecipazione nell’istituto (27,49%) detenuto dall’allora Unipol Assicurazioni. Per un totale che, dopo il recente aumento di capitale, ha raggiunto quota 579 milioni di euro.

Il quinquennio e’ scaduto da una manciata di settimane e la vendita, che attribuisce a Unipol Banca un valore implicito di oltre due miliardi, e’ andata in porto. Contestualmente UnipolSai ha deliberato di concedere alla controllante Unipol Gruppo un prestito da 300 milioni da restituire in cinque anni. All’azionista della compagnia andra’ anche una cedola di 325 milioni di euro (927 milioni il totale negli ultimi tre anni).

E’ cosi’ Unipol Gruppo e’ stato libero di staccare il consueto dividendo alle coop e di vendere la banca alla Popolare dell’Emilia Romagna per soli 220 milioni. Cioe’ il 10% della valutazione applicata alla banca nella contestuale operazione infragruppo conclusa con UnipolSai.

Certo dal 2013 è trascorso del tempo e le banche hanno molto sofferto. Tuttavia i termini della cessione di Unipol banca a Bper riportano alla ribalta un interrogativo cui, oltre alla procura milanese che ha da poco ripreso in mano il tormentato e delicato filone, potrebbe forse rispondere Mediobanca, che tirò le fila del salvataggio dell’impero Ligresti e oggi e’ consulente di Unipol nella compravendita con Bper: fu Unipol a salvare Fondiaria Sai  o Fondiaria Sai a salvare Unipol?

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