Il panorama degli smartwatch si arricchisce del nuovo modello Watch GT prodotto da Huawei. Costa 199 euro ed è il concorrente esordiente del Galaxy Watch di Samsung, che ha un prezzo superiore a 300 euro, e dell’Apple Watch Serie 4, per il quale bisogna sborsare almeno 439 euro. L’azienda cinese quindi fa leva sul prezzo per attirare gli utenti verso un prodotto che per alcuni aspetti è una scommessa. Prima di tutto per il sistema operativo: i modelli precedenti si appoggiavano a Wear OS di Google, il Watch GT ne ha uno proprietario. L’effetto collaterale di questa scelta è un ecosistema al momento un po’ più scarno di app da poter installare. C’è poi da sottolineare che, al contrario dei concorrenti, l’aspetto dello smartwatch Huawei si addice di più a un pubblico maschile che femminile.

Per contro ci sono diversi punti a favore del Watch GT. È impermeabile fino a 5 atmosfere, quindi adatto anche per il nuoto, monitora costantemente il battito cardiaco, integra il GPS con supporto ai sistemi GLONASS e Galileo. Aggiungiamo che l’app Huawei Health da installare sullo smartphone ha raggiunto una certa maturità, e che lo schermo è perfettamente leggibile anche all’aperto. In sostanza, per il pubblico sportivo questo è un prodotto che ha tutte le carte in regola.

Lo abbiamo provato per qualche tempo e il nostro giudizio conclusivo è che il prezzo è in linea con quanto offre, il sistema operativo è efficiente e l’interfaccia è comoda e intuitiva. L’autonomia è buona. Però l’assenza di uno store ricco di applicazioni penalizza chi è abituato ad avere ampia scelta, e le dimensioni difficilmente non attireranno il pubblico femminile. Il Watch GT infatti ha una cassa in metallo con quadrante da 46 mm; per raffronto, l’Apple Watch 4 è disponibile in due versioni, con cassa da 44 o da 40 mm. I colori sono nero o argento.

La qualità costruttiva è fuori discussione, grazie anche alla ghiera frontale in ceramica e alla cura del dettaglio che si nota sotto ogni aspetto. Il cinturino è in silicone con uno spessore di 10,6 mm, disponibile in colorazione nera o in pelle. Sappiate che si può sostituire con un modello standard qualsiasi con aggancio da 22 mm. Dopo averlo indossato per tutto il giorno non abbiamo percepito alcun fastidio, se non una leggera sensazione di calore quando si attiva il sensore per il battito cardiaco. Su retro della cassa c’è l’aggancio per la basetta magnetica di ricarica della batteria, che permette di andare dallo zero al 100% di carica in meno di 2 ore.

Quest’ultima costituisce uno dei punti di forza del Watch GT. L’autonomia raggiunge facilmente due settimane di uso continuo, anche indossando lo smartwatch di notte per il monitoraggio del sonno. Un risultato che non abbiamo raggiunto né con il Galaxy Watch di Samsung né con l’Apple Watch Serie 4. Attivando il GPS i tempi scendono fino a 12/13 ore di autonomia, che è ottima.

Altro componente da apprezzare è lo schermo circolare da 1,39 pollici prodotto con tecnologia AMOLED (Active Matrix Organic Light Emitting Diode, in italiano diodo organico a emissione di luce a matrice attiva) con risoluzione di 454 x 454 pixel. Questa scelta è da apprezzare perché garantisce un contrasto abbastanza alto da rendere leggibili contenuti su uno schermo tanto piccolo, oltre ad ampliare gli angoli di visuale.  Il risultato è che i contenuti sono leggibili anche sotto la luce diretta del sole. Il trattamento oleofobico del vetro inoltre mette al riparo dalle ditate. Volendo trovare un limite allo schermo, c’è da dire che non è prevista una modalità always-on: per accendere lo schermo bisogna sempre ruotare il polso con il movimento corretto.

Come accennavamo in apertura, un possibile elemento di criticità è la scelta di installare un sistema operativo proprietario invece di quello standard Google Wear OS. L’aspetto positivo è che il software è intuitivo e reattivo: lo schermo touch risponde bene ai comandi, con una pressione prolungata sul display è possibile cambiare quadrante. Nonostante non ci sia uno store da cui scaricare le app, la scelta per il quadrante è abbastanza ampia. Scorrendo dall’alto verso il basso si accede a una sorta di menu per impostare la luminosità dello schermo e altri parametri, scorrendo verso destra si accede al grafico con il battito cardiaco, le previsioni meteo e altro.

Un altro limite di questo sistema, rispetto a Wear OS, è che sullo schermo del Watch GT si possono leggere le notifiche ma non si può rispondere, lo stesso vale per le telefonate. In compenso il tracciamento dell’attività fisica è abbastanza preciso, anche se non a livello di prodotti specializzati come i Garmin. Sulla velocità di elaborazione c’è poco da dire: la configurazione non ha nulla di eccezionale, ma nell’uso pratico non abbiamo mai riscontrato impuntamenti o incertezze.

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