Qualche giorno fa sono sceso dalla metropolitana di Melbourne e stavo salendo le scale verso l’uscita quando ho sentito il solito annuncio in sottofondo che si ascolta in tutte le stazioni del mondo circa divieto di oltrepassare la linea gialla (o bianca che sia, dipende dal paese). Con l’unica differenza che l’annuncio era recitato da… un bambino. Una voce pre-registrata meravigliosa, soave, rilassante. Mi ha messo di buon umore in un nanosecondo. Mi ha cambiato la giornata, davvero.

Molti di noi italiani residenti all’estero abbiamo notato, quando ci capita di tornare in Italia, quanto l’atmosfera sui mezzi pubblici italiani sia sempre tetra, soprattutto nelle prime ore della mattina. Gente con facce tirate, pronta a scattare al primo contatto fisico. Adulti che si lamentano per gli zaini dei ragazzi o perché le nuove leve non sempre cedono il posto ai più anziani. C’e’ questa cappa grigia di tensione che aleggia nell’aria, costantemente.

Magari è un’idea un po’ ingenua e romantica, ma mi piacerebbe vedere una città italiana fare una sperimentazione di questo tipo su tutta la rete di trasporti pubblici, sia in superficie che sotterranea. Registrare i messaggi con voci di bambini, possibilmente sia in italiano che in inglese. Magari, come spesso succede qui in Australia, con un augurio finale buona giornata in entrambe le lingue. Del tipo: “Prossima fermata Stazione Termini, se dovete prendere un treno scendete qui. E tanti auguri di buon viaggio ed una felice giornata”. Recitata da una bella voce squillante di bambino.

Sono piccole cose, lo so… ed immagino che molti di voi penseranno che sono altre le priorità per migliorare l’umore degli italiani. Ma io mi ricordo ancora della fantastica esperienza di Edi Rama, il docente di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Tirana che fu sindaco della città per 11 anni dal 2000. Tra le varie riforme che egli apportò, e che resero Tirana una città molto più europea e moderna, fu la fantastica idea di colorare i palazzi della città, sostituendo quel grigio che imperava sovrano a Tirana e che, come disse Rama in un comizio, “rappresentava il colore del compromesso”. La gente rimase sbigottita di fronte a un tale repentino cambiamento ed incominciò a riflettere sulla possibilità, opportunità e facilità di operare un cambiamento a 360 gradi, quando esiste la volontà. E la prova che tale iniziativa riscosse grande successo è il fatto che nel 2013 Rama fu eletto Primo Ministro dell’Albania, carica che ricopre tutt’oggi.

Ecco, mi piacerebbe che grazie alle voci dei nostri bambini, che sono il vero futuro investimento della nostra società, si potesse scrostare un po’ di grigio dai volti degli impiegati, studenti, operai e commercianti che ogni giorno si recano al lavoro in condizioni difficili e con un umore altalenante. Diamo loro un raggio di luce tutte le mattine, una voce calda che li accolga nei bus e le metropolitane e che li aiuti a cominciare (o terminare) la giornata con un sorriso di buonumore. Soluzioni semplici, poco costose, realizzabili in pochissimo tempo. Chissà che qualcuno voglia provarci…

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