“Questa mattina mi ha chiamato mio papà e mi ha detto che era stato avvicinato da Filippo Roma che gli ha fatto alcune domande in merito alla piccola impresa di famiglia”. Lo dice Alessandro Di Battista in un video su Fb in cui spiega di aver saputo che nell’azienda di famiglia c’era un lavoratore in nero. “Ho chiesto a mio padre: ‘Papà, è tutto a posto? Io ora mi rimetto un pò in pista anche se non da candidato…’. Lui alla fine mi ha risposto di no” che non era tutto a posto e “mi ha raccontato questa cosa” del lavoratore in nero, ” io mi sono incazzato”.
“In primis -prosegue Di Battista su Facebook – perché è una cosa profondamente sbagliata, i lavoratori si devono sempre mettere in regola. Lui mi ha spiegato che è in un fase di difficoltà dell’azienda ma io mi sono arrabbiato a morte anche perché a noi ci fanno le pulci su tutto. E ancora di più a me che mi sto rimettendo a dare una mano al Movimento, il No alla Tav…”.

“Io provo a stare attento a tutto… manco una macchina in doppia fila devi lasciare. E poi mi sono arrabbiato perché non mi ha detto niente e non mi ha chiesto aiuto”, aggiunge Di Battista che spiega si metterà in moto per regolarizzare la situazione del lavoratore e “pagare tutto quello che c’è da pagare. Questa è la situazione, ci tenevo a dirvela. Le Iene fanno il loro lavoro. Sono andati dal padre di Di Maio, di Renzi, dal mio. Va bene ma cominciassero ad andare anche da Berlusconi e fare una bella inchiesta sui finanziamenti che ha fatto a Cosa Nostra”.

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