Siete sportivi, vi piacciono le attività all’aria aperta, a patto di avere la compagnia della vostra musica preferita. L’ideale per voi potrebbero essere le cuffie sportive senza fili Jaybird Tarah. Le abbiamo provate e abbiamo appurato che sono comode da indossare, assicurano una buona qualità audio e hanno un’ottima autonomia. L’esperienza d’uso che abbiamo avuto, insomma, è stata più che soddisfacente in tutte le situazioni di utilizzo. Unico neo, il cavo per la ricarica che è proprietario: non potrete usare quello dello smartphone o del tablet per ricaricarle.

Sul piano funzionale le Jaybird Tarah sono una vera tentazione. Il nome di un altro prodotto di Jaybird, le Jaybird Run, potrebbe trarre in inganno: se il vostro sport preferito è la corsa, le Tarah sono migliori, perché sono molto più confortevoli e leggere da indossare. Al contrario, se fate palestra o pilates, sono preferibili le Run perché non hanno il cavo passante sul collo. Peraltro, le Run promettono un’autonomia di 4 ore nella riproduzione musicale e costano circa 210 euro, le Tarah arrivano a 8 ore e costano 103 euro.

La confezione non rende l’idea del valore delle Tarah. All’interno trovate una piccola pochette per il trasporto, gli auricolari e i gommini intercambiabili per adattarle perfettamente alle diverse conformazioni auricolari. Questi ultimi sono realizzati in silicone ultra-morbido e flessibile per assicurare un eccellente comfort e una vestibilità garantita per tutti gli utenti adulti. Vista la presenza del cavo passante sul collo, è bene segnalare che è realizzato con una tecnica “anti aggrovigliamento, che è regolabile in lunghezza e che dispone anche di un fermaglio per fissarlo alla maglietta, se vi infastidisce sentirlo “rimbalzare”.

I materiali e l’assemblaggio sono di qualità. Sia maneggiando sia indossando queste cuffie si ha un piacevole senso di solidità. In più beneficiano della certificazione IPX7, che le rende impermeabili. Oltre a resistere al sudore, permettono di correre in qualsiasi condizione meteorologica. L’unico vincolo è che non potete indossarle per nuotare.

Il piccolo telecomando è molto sottile e non dà fastidio mentre lo si indossa. Consente di riprodurre e mettere in pausa la musica, saltare le tracce, regolare il volume, rispondere e terminare le chiamate telefoniche.

Stando alla nostra esperienza d’uso, l’ergonomia è davvero buona e indossare le Tarah è stato piacevole anche con un utilizzo prolungato. Non abbiamo avuto problemi sia durante la corsa sia con allenamenti in sala pesi in palestra. L’audio è di buon livello, con ottimi dettagli e una buona profondità. Garantisce un’esperienza totalmente godibile. Sullo stesso livello anche il microfono.

A nostro avviso questi auricolari si possono usare non solo durante l’attività sportiva, ma anche nel quotidiano, grazie al loro comfort, alla qualità e alla facilità d’uso. Anche perché l’autonomia arriva senza problemi oltre le 6 ore dichiarate con un uso intenso. Abbiamo misurato che ogni ora d’uso la batteria si scarica di circa il 15%.

L’unico neo riguarda il cavo di ricarica proprietario, che oggi non è più accettabile per un prodotto che si propone nella fascia media dell’offerta. Sarebbe indubbiamente più comodo poter ricaricare le batterie con lo stesso cavo dello smartphone, come accade con la stragrande maggioranza dei prodotti. Oltre tutto, persino altri prodotti Jaybird usano un attacco proprietario differente, obbligando gli utenti a muoversi con molti fili, e a prestare una maniacale attenzione a non perderli.

Chiudiamo con l’applicazione proprietaria, da installare sullo smartphone. È l’unica, tra le tante alternative disponibili, a offrire quel qualcosa in più che fa venire voglia di usarla, o quantomeno di provarla. Innanzi tutto, è compatibile con Spotify, che è l’app di streaming musicale più diffusa in Italia. In secondo luogo, permette di gestire appieno l’equalizzazione. Oltre alle solite opzioni di regolazione dei toni bassi e alti, questa app include l’equalizzazione e le playlist preferite di vari testimonial. Sportivi professionisti da tutto il mondo, che condividono la musica che usano per allenarsi e le impostazioni con cui la ascoltano. Per esempio, con i bassi molto accentuati per motivarsi e darsi il ritmo giusto.  È un’aggiunta originale che altri concorrenti non offrono, e che se non altro invoglia a provare le varie opzioni.

Chiudiamo sottolineando che molti canali di e-commerce vi proporranno un confronto con le Jaybird X4 (135 euro), che costano poco di più delle Tarah e sembrano molto simili. Le abbiamo provate qualche tempo fa, e possiamo assicurarvi che la nostra esperienza con le Tarah è stata più positiva. Per un prezzo inferiore, offrono un’ergonomia leggermente migliore e un’autonomia identica.

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