Radiato, con sanzione di 250mila euro, Daniele Bracciali. Dieci anni, con 100mila euro di ammenda, per Potito Starace. Sono queste le pene inflitte ai due tennisti italiani, ritenuti colpevoli dalla Tennis Integrity Unit (Tiu), per la vicenda di scommesse legate al torneo Atp di Barcellona del 2011. Per Bracciali c’è anche l’aggravante di aver “facilitato le scommesse” relative alle partite del torneo spagnolo. “Il Prof. Richard H. McLaren ha trovato Bracciali – si legge nella nota del Tiu – colpevole di reati di partite truccate relativi al torneo ATP 500 a Barcellona nell’aprile 2011″.
Nell’ottobre 2015, i due giocatori erano stati, in primo grado, radiati in sede sportiva dal Tribunale federale della Fit. Mentre nel 2016 arrivò l’assoluzione dall’accusa di illecito sportivo. A Bracciali, in quella circostanza, era stata comunque contestata la violazione dell’articolo 1 del Regolamento di giustizia, relativo alla lealtà e alla correttezza sportiva, con inibizione da ogni attività sportiva per 12 mesi. In sede ordinaria i due azzurri sono stati invece assolti con formula piena nel processo di Cremona relativo anche al calcio scommesse. A loro era stato contestata l’associazione per delinquere per aver alterato l’esito di alcuni incontri. Entrambi ora potranno fare appello alla Corte Arbitrale per lo Sport. Starace, arrivato in carriera fino al numero 26 della classifica mondiale, è ancora attivo nel doppio mentre Bracciali (miglior classifica al n. 49) si è ritirato.
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