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Inter-Milan 1-0: Icardi all’ultimo respiro regala il derby (meritato) a Spalletti. Gattuso non prova neanche a ringhiare

I nerazzurri vincono di nuovo nel recupero, con un gol pesantissimo del suo centravanti e capitano. L’ennesima vittoria a tempo scaduto in una stagione che comincia a prendere una piega entusiasmante. I rossoneri protagonisti di una prestazione maschia ma insufficiente sul piano del gioco e dell'atteggiamento
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È il derby di Icardi. Un’altra volta, come un anno fa: l’Inter vince di nuovo all’ultimo secondo, con un gol pesantissimo del suo centravanti e capitano che firma l’1-0 nel recupero. L’ennesima vittoria a tempo scaduto in questa stagione che comincia a prendere una piega entusiasmante per i nerazzurri, alla vigilia della grande sfida al Barcellona e di una striscia di fuoco che chiarirà le ambizioni di Spalletti &Co.. È fortuna, magari un po’ colpa di Donnarumma e della difesa rossonera, forse è solo un caso (lo dirà il prosieguo del campionato). Di sicuro non lo è stato stasera, in un derby che non si è giocato alla pari e alla fine ha premiato chi almeno ha provato a vincerlo.

Gattuso ha accettato fin troppo il grado di sfavorita suggerito dalle gerarchie del campionato: ha schierato il suo Milan tutto in attesa, con i tre reparti dietro la linea della palla e pressing solo nella propria metà campo. Un atteggiamento un po’ provinciale, un po’ furbo: è quello che l’Inter ha subito di più in quest’avvio di stagione. E infatti anche stasera ha sofferto, fino al novantesimo. Spalletti, invece, aveva puntato sul forcing feroce, e i nerazzurri, pur faticando a costruire, si sono resi pericolosi soprattutto quando sono riusciti a recuperar palla. Così nasce anche l’azione del primo gol di Icardi (non sarà l’unico della serata) annullato però giustamente per fuorigioco.

La svolta del primo tempo è un contrasto durissimo tra Nainggolan e Biglia: giallo per il rossonero, ma alla fine il nerazzurro ad avere la peggio ed essere costretto ad uscire. Spalletti non se la sente di rischiare subito Lautaro (resterà tutta la partita in panchina) e opta per una scelta più conservativa, Borja Valero. La perdita è grave ma l’Inter non ne risente e sfiora il gol con De Vrij (incrocio dei pali in mischia da angolo), Icardi e Vecino. Corre anche un rischio, per un altro gol annullato stavolta a Musacchio, ma il fuorigioco è netto ed è davvero solo un episodio: i rossoneri all’intervallo hanno toccato appena 4 palloni nell’area avversaria (fonte Opta): la statistica dice tutto.

Nella ripresa lo schema non cambia, ma la manovra dell’Inter è meno efficace e la partita diventa ancor più tattica. Per usare un eufemismo: zero spettacolo. Spalletti deve giocarsi il secondo cambio per un altro acciacco di Perisic (dentro Keita) e allora la mossa per cambiare le carte in tavola la prova a sorpresa Gattuso: Cutrone, una punta vera, al posto di Calhanoglu. È solo una finta: il baby bomber fa il terzino aggiunto e il match si trascina stancamente verso il novantesimo. L’Inter continua a macinare gioco con pazienza, pure troppa: le energie scarseggiano, il ritmo si abbassa, anzi l’unica palla buona capita sul sinistro di Suso, che non angola abbastanza. Il tempo passa e sembra scaduto quando Vecino si inventa un cross alla cieca dalla trequarti che pesca Icardi solo in mezzo all’area, tra i due centrali rossoneri Romagnoli e Musacchio, fino a quel momento perfetti, sorpresi nell’azione decisiva, Donnarumma fuori posizione. È 1-0, è l’ennesima svolta della stagione nerazzurra. L’Inter ha vinto quando non ci credeva più. Il Milan ha giocato solo per il pareggio, e alla fine ha perso.

Twitter: @lVendemiale

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