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Ultimo aggiornamento: 10:53 del 15 Ottobre 2018

Pace fiscale, vertice a Palazzo Chigi. Giorgetti: “Manovra entro il 20 ottobre”. Bitonci: “Misure per emersione contante nascosto” 

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Dopo il vertice di governo Giancarlo Giorgetti, Massimo Bitonci e Massimo Garavaglia lasciano il palazzo a piedi. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio afferma: “La manovra nella sua versione completa sarà approvata entro il 20 ottobre” e minimizza le possibili ripercussioni della Commissione Europea che lunedì 15 ottobre riceverà un testo parziale.

Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero dell’Economia illustra le misure del Decreto fiscale e che il governo si accinge a varare e, a sorpresa annuncia che la ‘pace fiscale’ verrà sostituita da altri provvedimenti: “Eliminazione delle sanzioni ed interessi sul tutto il immagazzino delle cartelle, rateizzazione di cinque anni per tutti riducendo del 50% l’importo; con l’eliminazione delle cartelle fino a mille euro, però non vengono toccate le imposte”.

Altre misure rivelate dal sottosegretario: “Se un contribuente vince in primo grado contro l’amministrazione potrà pagare in cinque anni il 50% dell’importo dovuto senza sanzioni e Enza interessi, se vince in secondo grado potrà pagare solo il 20%”. Le soglie sulla ‘Pace fiscale’ dunque spariscono: “Mai discusso di soglie – afferma il sottosegretario Bitonci, che aggiunge – le soglie sono in fase di discussione per la presentazione di una dichiarazione integrativa per i contribuenti che nei cinque anni precedenti, non avendo avuto contenziosi con la Pubblica Amministrazione, potranno dichiarare dei redditi aggiunti – spiega Bitonci – per far emergere tutto quel contante, magari nascosto, che deve essere rimesso in circolo nell’economia, pagando un’imposta sostitutiva del 15% più Iva. Questo lo stiamo discutendo con il M5S e vedremo se sarà inserito nel decreto” conclude il sottosegretario leghista.

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