Dopo la sconfitta del sestetto maschile ai Mondiali di pallavolo 2018, c’è ancora una speranza per il volley italiano. Sono le azzurre della nazionale, impegnate a Sapporo in Giappone per la conquista del titolo di campionesse del mondo. La squadra, capitanata da Cristina Chirichella, è arrivata alla sua terza vittoria consecutiva, battendo le avversarie cubane con un netto 3-0 (25-11, 25-18, 25-20). Nei giorni scorsi aveva vinto per 3-0 su Bulgaria e Canada.

L’allenatore Davide Mazzanti per la sfida con Cuba ha deciso di variare la formazione in campo. Un test, in vista delle ultime due partite del girone B, quella con la Turchia mercoledì 3 ottobre e con la Cina giovedì 4, che ha portato Paola Egonu a giocare schiacciatrice (invece che opposto) insieme a Lucia Bosetti e Serena Ortolani come opposto. La Egonu, ancora una volta, si è aggiudicata il titolo di “miglior marcatrice dell’incontro” con 15 punti. A farle da regista, passandole le palle sulle mani, è stata Ofelia Malinov, tra le protagoniste di questo mondiale, figlia del grande tecnico bulgaro, Atanas Malinov. Le cubane non sono riuscite mai a portarsi avanti, ma al terzo set il gioco è stato più equilibrato, permettendo alle caraibiche di chiudere a -5 punti.

L’obiettivo di questa prima fase per le azzurre è raccogliere il maggior numero di punti per poi presentarsi nel secondo round (Pool F a Osaka) con la miglior classifica possibile. “Abbiamo chiuso un ciclo di tre partite che erano molto importanti per la classifica”, ha dichiarato il ct Mazzanti, “soprattutto considerando la formula del torneo che prevede di portarsi dietro alla seconda fase tutte le vittorie e i punti del primo girone. Da domani ci aspettano delle sfide fondamentali: contro Turchia e Cina”.

Al termine della partita Mazzanti ha parlato dei punti di forza e di debolezza delle due prossime avversarie: “La squadra turca gioca bene ed è molto ordinata. Bisognerà stare sempre concentrati tutta la partita, perché non mollano mai e infatti contro la Cina hanno faticato nella parti iniziali dei set, ma poi sono sempre tornate”. Più incerto invece il match contro la Cina, un sestetto tutto da scoprire. “A loro penseremo dopo la Turchia, sicuramente è un’altra squadra che accende l’Italia in maniera speciale e quindi sono curioso di affrontarla”, ha concluso il commissario tecnico.

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