Non aveva il casco, il bambino morto nel pomeriggio di ieri, 26 agosto, a causa di un incidente in minimoto nelle campagne di Martina Franca nel Tarantino. Per il piccolo di nove anni, deceduto a causa delle ferite riportate, è stata inutile la corsa all’ospedale di Francavilla Fontana. L’altro minore che guidava la moto – un cugino suo coetaneo – ricoverato in codice rosso all’ospedale Perrino di Brindisi portava, invece, il casco protettivo. Il veicolo è stato sequestrato e sull’accaduto indaga la polizia.
Una domenica pomeriggio di gioco si trasformata in tragedia in contrada Pezze Mammarelle, a quasi 15 chilometri da Martina Franca. Secondo ricostruzioni di stampa, l’incidente stradale è avvenuto mentre la piccola vittima era in sella ad una minimoto condotta – si è saputo oggi – da un altro bambino, rimasto anch’egli gravemente ferito. I due coetanei stavano giocando in una stradina di campagna quando i parenti, non vedendoli rientrare, sono usciti dall’abitazione per cercarli. Così hanno scoperto che i due bambini con la mini moto Enduro di 80 Cc di cilindrata si erano schiantati contro un muretto a secco, nella zona al confine tra le province di Taranto e Brindisi.
Il piccolo di 9 anni è stato trasportato all’ospedale di Francavilla Fontana, ma per lui non c’è stato nulla da fare: i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. L’altro bambino, di qualche mese più grande, che indossava il casco, è stato invece accompagnato in codice rosso all’ospedale Perrino di Brindisi. La famiglia della vittima risiede a Villa Castelli, in provincia di Brindisi, ma i genitori sono tarantini. Sul posto è intervenuta la polizia di Martina Franca e la polizia stradale di Taranto. La vicenda è stata posta all’attenzione del sostituto procuratore Raffaele Graziano.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez