Una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 6.3 è stata registrata sull’isola di Lombok, in Indonesia. Ad essere colpita è stata la stessa area devastata il 5 agosto dal sisma che ha causato la morte di 460 persone. Secondo i dati forniti dall’Istituto geologico statunitense, l’epicentro del terremoto è a 7 km di profondità. Il portavoce dell’agenzia per i disastri nazionali, Sutopo Purwo Nugroho, ha reso noto che finora non si hanno notizie di vittime o feriti, ma le ricerche sono ancora in corso. La scossa è stata avvertita anche nella capitale dell’isola, Mataram, nella vicina isola di Bali e a Lombok Est.

“Stavo guidando per consegnare gli aiuti agli sfollati quando improvvisamente il palo dell’elettricità stava ondeggiando e ho capito che si trattava di un terremoto. La gente ha iniziato a urlare e piangere, sono corsi tutti in strada” ha detto all’agenzia AFP Agus Salim, residente a Lombok Est.

L’Indonesia, un arcipelago composto da migliaia di isole, si trova sul cosiddetto “anello di fuoco” del Pacifico, dove si scontrano placche tettoniche e si verificano molte delle eruzioni vulcaniche e dei terremoti del mondo. Nel 2004, uno tsunami innescato da un terremoto di magnitudo 9.3 nella costa di Sumatra, nell’Indonesia occidentale, ha ucciso 220mila persone nei Paesi dell’Oceano Indiano, tra cui 168mila in Indonesia.

La nuova forte scossa di terremoto ha provocato delle frane sul monte Rinjani che hanno danneggiato alcuni edifici e seminato il panico nei villaggi della zona. Sono state colpite in modo particolare le abitazioni e una moschea nel sottodistretto di Sembalun.

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