È stata allontanata dalla famiglia, e insieme a lei i due fratelli, anche loro minori, la bambina di 10 anni, che la sera di lunedì scorso a Calenzano (Firenze) è stata trovata in un’auto con don Paolo Glaentzer, il parroco settantenne che per questo è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale aggravata su minore. Lo ha disposto la Procura presso il Tribunale dei minori di Firenze e il provvedimento è stato notificato nel pomeriggio di oggi dai carabinieri e dai servizi sociali del Comune di Calenzano ai genitori della bambina. I tre figli sono stati accompagnati in una struttura protetta.

Da gennaio la procura minorile aveva iniziato l’iter per l’allontanamento dei tre figli minori della coppia, mentre il quarto figlio è ormai maggiorenne. Già nel 2013 i figli erano stato tolti ai coniugi che però avevano vinto il ricorso nel 2016 ed erano riusciti a ottenere il ritorno a casa dei bambini. Venerdì scorso il gip del tribunale di Prato ha convalidato l’arresto in flagranza di don Paolo Glaentzer, disponendo per il sacerdote gli arresti domiciliari nella sua abitazione in provincia di Lucca. Il pubblico ministero, Laura Canovai, aveva chiesto la custodia in carcere.

Nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, durata un’ora e mezzo, il sacerdote, difeso dall’avvocato Valeria Fontana, ha risposto a tutte le domande del giudice e del pm e, da quanto appreso, avrebbe ammesso di essersi appartato con la bambina e che non era la prima volta che accadeva. Aggiungendo, come se questo fosse un’attenuante, che pensava che la ragazzina avesse 15 anni. Rispondendo alle domande di un cronista del Corriere Fiorentivo aveva detto di aver sbagliato: “Il demonio mi ha fatto uno sgambetto”. 

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