Sale a 85 il numero delle vittime degli incendi che hanno devastato l’Attica nei giorni scorsi: a dirlo è il ministero della Sanità, precisando che uno dei feriti è deceduto in ospedale mentre sono stati ritrovati altri due cadaveri. I soccorritori continuano a cercare le “decine di dispersi” tra le macerie lasciate dalle fiamme. Nella sola Mati sarebbero 40 le persone che ancora mancano all’appello, secondo le stime dei soccorritori: si teme per la sorte di due sorelline di 9 anni di cui non si hanno tracce da giorni. “Siamo alla ricerca dei dispersi ma i soccorritori non sono potuti ancora entrare in alcune case”, ha sottolineato la portavoce dei Vigili del Fuoco, Stavroula Malliri, in conferenza stampa. “Siamo vicini alle famiglie, assicuriamo che la ricerca non si fermerà”. Negli ospedali restano ancora oltre 20 feriti, 11 in condizioni definite gravi, così come 4 bambini che da lunedì lottano tra la vita e la morte.

Intanto è iniziata anche la conta dei danni: il ministero delle Infrastrutture ha annunciato che 1.218 case – il 49% di quelle danneggiate – sono inabitabili e irrimediabilmente distrutte. Sono stati domati gli incendi principali nella zona di Kineta, circa 60 km a ovest di Atene. “Abbiamo due squadre sul crinale della montagna (che sovrasta l’area, ndr) che stanno spegnendo gli ultimi focolai”, afferma un responsabile dei Vigili del Fuoco. In un bar della cittadina è stato allestito un servizio di emergenza, dove i residenti si affollano per segnalare i danni. Secondo il ministro della Difesa Panos Kammenos sono state le tante costruzioni abusive a “peggiorare il disastro“: ” Le abitazioni e villette edificate tra le aree boschive sono state un crimine e hanno bloccato le vie di fuga” ha detto alla Bbc. Il cielo è sorvolato da un elicottero che fa la spola tra la montagna e il mare per fare il carico di acqua. Il vento ha ripreso a soffiare forte e c’è apprensione per i previsti temporali in arrivo.

Dopo gli incendi, sono infatti ora le inondazioni a mettere in ginocchio Atene. Forti piogge hanno provocato allagamenti nella periferia nord di Atene, in particolare nei quartieri di Maroussi ed Ekali, a una ventina di chilometri dalla zona costiera colpita lunedì dai roghi. I vigili del fuoco hanno ricevuto 10 chiamate da automobilisti bloccati nei loro veicoli su marciapiedi trasformatisi in torrenti, che sono stati liberati, e le segnalazioni di 160 abitanti le cui case erano inondate, spiegano ad Afp i pompieri stessi. Nel pomeriggio la situazione del traffico si è “progressivamente ripresa” e non ci sono più automobilisti bloccati, spiega il coordinatore delle operazioni della protezione civile.

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