Il mondo FQ

Terremoto L’Aquila, Guido Bertolaso assolto nell’appello del processo Grandi Rischi bis

Terremoto L’Aquila, Guido Bertolaso assolto nell’appello del processo Grandi Rischi bis
Icona dei commenti Commenti

“La commissione Grandi Rischi? Un’operazione mediatica. Vogliamo tranquillizzare la gente”. Era il 30 marzo del 2009 e l’allora numero uno della Protezione civile si rivolgeva così all’ex assessora regionale abruzzese, Daniela Stati. Sette giorni dopo ci fu il terremoto che rase al suolo L’Aquila. Quella frase costò a Guido Bertolaso l’iscrizione nel registro degli indagati e, successivamente, il rinvio a giudizio per omicidio colposo plurimo e lesioni con la tesi, per l’accusa, di essere stato responsabile della comunicazione di false rassicurazioni sul rischio sismico.
La Corte d’Appello dell’Aquila lo ha assolto nel processo bis alla commissione Grandi Rischi. I giudici di secondo grado hanno così confermato la formula dubitativa della sentenza di primo grado.

Nel filone principale, è stato condannato in via definitiva a due anni di reclusione Bernardo De Bernardinis, allora vice capo della Protezione civile, dopo che, in primo grado, il Tribunale dell’Aquila aveva inflitto ai sette componenti della commissione sei anni di reclusione, poi cancellati in appello per sei dei sette, assoluzione confermata in Cassazione.
A presentare appello, nel filone bis, sono state le parti civile, rappresentate dai familiari di alcune vittime (la Procura non agì perché il caso era prescritto). L’eventuale ricorso in Cassazione verrà deciso dopo il 18 ottobre prossimo, quando si conosceranno le motivazioni della sentenza.

L’avvocato Attilio Cecchini, legale delle parti civili insieme ad Angelo Colagrande, in udienza aveva sostenuto, tra le altre cose, il collegamento “inscindibile tra Bertolaso e De Bernardinis. L’intercettazione tra Bertolaso e l’ex assessore regionale alla protezione civile Daniela Stati, al di là della sua utilizzabilità, comunque illumina sulle sue reali intenzioni ed è a sua volta una ‘notitia criminis'”.
Per Cecchini, “Bertolaso è il primo responsabile di quella catena che ha portato a tante disgrazie il 6 aprile 2009. La sua posizione è inscindibile con quella del suo vice, De Bernardinis, condannato con sentenza irrevocabile. Il collegamento a livello apicale, tra i due, è fin troppo chiaro”. Per questo, il legale aveva chiesto “la condanna agli effetti civili”. L’avvocato di Bertolaso, Filippo Dinacci, era stato perentorio: “Qui si stanno sostituendo le prove con convincimenti logici. L’emozione non deve prevalere sulla ragione”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione