Il mondo FQ

Migranti, i dubbi di De Falco (M5s): “Ora verificare diritti umani in Libia e la loro capacità di coordinare i soccorsi”

Il senatore del Movimento Cinque Stelle, famoso per aver coordinato i soccorsi della Costa Concordia, risponde al comandante della Guardia Costiera: "Non vedo un esodo biblico di migranti, il flusso è rallentato negli ultimi tempi". Poi aggiunge che dopo aver "criticato Minniti perché esternalizzava il problema, ora bisogna verificare la condizione dei diritti umani"
Migranti, i dubbi di De Falco (M5s): “Ora verificare diritti umani in Libia e la loro capacità di coordinare i soccorsi”
Icona dei commenti Commenti

Prima di tutto “bisogna verificare la condizione dei diritti umani in Libia” poiché “abbiamo criticato Minniti perché esternalizzava il problema”. E poi bisognerebbe comprendere la capacità della Marina libica “di un effettivo coordinamento dei soccorsi”. Il senatore del M5s Gregorio De Falco, noto per aver coordinato la prima fase di emergenza nel naufragio della Costa Concordia, interviene sul tema dei migranti dopo l’intervista all’Ansa del comandante della Guardia Costiera, Giovanni Pettorino ed esprime più di un dubbio su idee e soluzioni operative emerse in questi giorni.

L’ammiraglio che coordina le Capitanerie di porto aveva spiegato che è in corso “un esodo biblico” e quindi bisognerebbe “aggiornare” le convenzioni internazionali del mare poiché sono state concepite in un momento storico in cui i flussi migratori erano sporadici. “In questo periodo non vedo un esodo biblico di migranti, il flusso è rallentato negli ultimi tempi”, risponde De Falco facendo riferimento al crollo degli arrivi da inizio anno. Per l’ex capitano di fregata e ora parlamentare pentastellato, va “verificata la capacità” della Marina militare libica, elogiata da Pettorino per il lavoro degli ultimi mesi, “di un effettivo coordinamento dei soccorsi“.

Poi aggiunge che dopo aver “criticato Minniti perché esternalizzava il problema“, un chiaro riferimento all’accordo firmato dall’ex premier Paolo Gentiloni con il governo Sarraj nel febbraio 2017, “ora bisogna verificare la condizione dei diritti umani” e puntualizza che “anche questo era lo scopo del blitz del ministro degli Interni Salvini in Libia”. Annunciando che chiederà un incontro a Pettorino nei prossimi giorni, De Falco sottolinea come le convenzioni internazionali del mare “nascono in effetti per circostanze occasionali” di conseguenza “l’impianto operativo non è detto che sia di per sé superato, ma gli strumenti operativi forse sì”.

Nelle traversate del Mediterraneo, aveva infatti ricordato il comandante della Guardia costiera, “in questi anni sono morte migliaia di persone, partite con mezzi fatiscenti, non registrati, sovraffollati, senza dotazioni adeguate. Una situazione che, a quei tempi, gli estensori della Convenzione di Amburgo (era il 1979, ndr) non pensavano potesse accadere”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione