Salvini e di Di Maio parlando di complotto dello spread? Non esiste nessun complotto. Io non credo ai complotti, così come non credevo al complotto dello spread evocato da Berlusconi e da Brunetta nel 2011, quando il governo Berlusconi cadde semplicemente perché non aveva la maggioranza”. Così a Otto e Mezzo (La7) il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, che aggiunge: “L’aumento dello spread in questi giorni è parallelo a quello che è avvenuto in Spagna, in Finlandia e in Austria. Non c’entra niente con la fuga di notizie sul contratto grillo-leghista. E chi mette le due cose in connessione dice sciocchezze. Sappiamo benissimo che lo spread non è calato per il governo Monti, ma per il quantitative easing di Draghi. Quindi, risponde a input completamente diversi da quelli dei giochi politici romani”. Poi sottolinea: “La tendenza di dare la colpa dei nostri guai all’Europa non è stata inventata né da Salvini, né da Di Maio. Sono decenni che accade questo. Berlusconi ha sempre dato la colpa all’Europa, Renzi ha sempre dato la colpa agli euro-burocrati. Se c’è un complotto degli euro-burocrati, è contro se stessi” – continua – “perché l’altro giorno Salvini e Di Maio erano a un passo dalla rottura. E l’arrivo di quella doppia intromissione a gamba tesa, per non parlare di qualche giornale finanziario che ha parlato di “barbari”, ha avuto come unico effetto quello di ricompattare la Lega e il M5s e di farli procedere più spediti. I migliori alleati dei No Euro sono proprio i fanatici di questa Europa, non certo di quell’altra Europa che sogniamo sempre e che non vediamo mai”

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