Quando si arriva alla ottava generazione, come ha fatto la Audi A6, vuol dire che quel progetto e quell’idea di auto nonostante i successi passati hanno ancora molto da dire. Questa nuova quasi-ammiraglia della casa degli Anelli in particolare, vista la comunanza della piattaforma costruttiva (MLB Evo) con quella di A7 Sportback e A8, ovvero il top di gamma per Audi. Tra le chicche meccaniche di questo modello inedito sono da annoverare le sospensioni pneumatiche adattive, nonché lo sterzo integrale dinamico e le ruote posteriori sterzanti. Ma quel che stupisce è all’interno dell’abitacolo, dove la digitalizzazione di comandi e funzioni è ormai praticamente completa e la connettività regna sovrana. Insieme al dialogo dei sistemi di bordo con le infrastrutture, denominato Car-to-X, e alla messe di sistemi di sicurezza e assistenza alla guida. Per quanto riguarda i motori, c’è da segnalare l’elettrificazione di tutti quelli a disposizione, mediante la tecnologia mild-hybrid. Al lancio, previsto prima dell’estate, sarà disponibile il motore 3.0 V6 TDI da 286 Cv, seguito poi da una versione depotenziata da 231 cavalli. In autunno sarà invece la volta del 2.0 TDI quattro cilindri da 204 Cv e, successivamente, del V6 3.0 TFSI, potente turbo-benzina da 340 Cv. Da ricordare che i V6 sono equipaggiati con il mild-hybrid a 48 Volt, mentre i quattro cilindri con quello a 12 Volt. Il prezzo di listino della nuova A6 parte da poco sopra i 62 mila euro.

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