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M5s, Pizzarotti: “Contratto con la Lega? È la morte del movimento. C’è malpancismo. Di Maio farà la fine di Renzi”

Contratto di governo M5s-Lega? Questo è l’epilogo, la “morte del cigno” di quello che è stato il M5s dal 2009 a oggi”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Ecg Regione (Radio Cusano Campus) dal sindaco di Parma e presidente di Italia In Comune, Federico Pizzarotti. L’ex pentastellato spiega: “Oggi questo tipo di dinamiche e di scelte che vanno verso un unione con la Lega per trovare una maggioranza di governo che altrimenti non esisterebbe, determinano la fine di un percorso. Fino all’altro giorno dicevano che non si sarebbero alleati mai con nessuno, oggi vanno con la Lega. Questo non è più il M5s, è evidente che il movimento è diventato il partito di Di Maio. Io spero assolutamente che vadano al governo con la Lega, anche se speravo in governo M5s-Pd. Ma un accordo col Pd sarebbe stato ancora più dirompente”. E aggiunge: “Spero che governino in modo da vedere come si sgonfieranno tante delle promesse fatte da questi due partiti populisti. Nel contratto di governo ci sono cose che si potrebbero realizzare, forse, in vent’anni. Loro invece buttano tutto dentro tutto insieme. Quindi, a maggior ragione, se governano, spero che Lega e M5s si possano sgonfiare e che ci sia spazio poi per forze politiche incentrate maggiormento sulla persona e sulla solidarietà”. Poi rincara: “Quello che era il movimento di Grillo e Casaleggio è diventato il partito di Di Maio e Casalino. Si vede dalle modalità di gestione interna. C’è un regolamento ad hoc in cui Di Maio è capo politico ed è pluripotenziario. Decide i capigruppo, in tv vanno sempre i soliti due o tre. Non so quanto potrà reggere questa situazione, rispetto al malpancismo interno. Di Maio” – chiosa – “ricorda un po’ Renzi e penso che farà la sua fine. Finché sarà intoccabile e potrà mettere il veto su qualsiasi cosa, tutto gli andrà bene. Ma se il governo dovesse andare male e se Di Maio dovesse avere qualche problematica tipica di chi ha sparato così in alto, i gregari, invece di dargli la staffetta, gli metterebbero i bastoni tra le ruote”