I carabinieri di Bologna hanno arrestato un ragazzo italiano di 23 anni per violenza sessuale nei confronti di una 29enne lo scorso 13 febbraio. Nel corso dell’indagine, gli investigatori hanno anche scoperto che il giovane si sarebbe reso responsabile di altri due episodi simili, avvenuti rispettivamente a luglio dello scorso anno e nel febbraio 2018. Due abusi commessi con lo stesso modus operandi “connotato da inquietanti tratti di serialità“, come scrive il gip, nei confronti di due ragazze che non avevano denunciato quanto accaduto.

L’indagine nnasce dal racconto di una terza donna di 29 anni. Durante la serata del 13 febbraio viene avvicinata dall’uomo, vestito da monaco medievale, durante una festa in un locale a San Pietro in Casale, nel Bolognese. Il giovane si spaccia per un “pr” e le offre da bere, dopo di che la vittima non ricorda più nulla. La mattina seguente la donna si risveglia in una camera d’albergo, con segni e lividi. Recatasi alla reception, chiede di chiamare un taxi e, prima di andare via, un dipendente dell’hotel le consegna una tunica nera da carnevale, dicendole che l’aveva trovata nella stanza.

Il vestito però non è suo. E per di più, al momento di pagare il tassista, la 29enne si accorge che le erano stati sottratti 80 euro, il bancomat e le chiavi della propria auto. La ragazza raggiunge quindi un centro sanitario per farsi medicare e le vengono riscontrare varie lesioni sintomatiche di un’avvenuta violenza sessuale.

Gli inquirenti sono stati in grado di risalire all’identità del “monaco medievale” e raccogliere evidenti elementi che dimostrano come il rapporto sessuale subito dalla ragazza non poteva definirsi consenziente, al contrario di ciò che aveva tentato di far credere il 23enne. Il ragazzo è stato condotto in carcere a Bologna.

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