MAZE RUNNER: LA RIVELAZIONE di Wes Ball, con Dylan O’Brien, Aidan Gillen, Giancarlo Esposito. USA 2017. Durata: 141’ Voto: 1/5 (AMP)
Il finale cinematografico della saga ideata – in romanzo – da James Dashner è servito. E per fortuna. In due ore e mezza di adrenalina fine a se stessa, i nostri eroi “ribelli” tornano a correre e combattere per salvare il mondo, che naturalmente “sta morendo”, a questo giro a causa di un virus letale. Thomas vuole farcela da solo a salvare l’amico Minho catturato da Wicked, il malvagio di nome e di fatto. Ma gli amici non vogliono abbandonarlo solitario al pericolo, e lo seguono per proteggerlo; dietro l’angolo, nel frattempo, a tramare è Teresa, già traditrice e ora alleata di Wicked. Insomma, se la trama intricata e qui sintetizzata al minimo sindacale appassionerà solo chi conosce il plot complessivo, dal punto di vista drammaturgico il filmone (in termini di durata) è ancor peggio: nulla è approfondito, tutto lasciato a una giocosa superficie degna di adolescenti svogliati e fatalmente attratti dagli spettacolari effetti speciali. O semplicemente quelli che assieme ai libri e film di Maze Runner sono cresciuti. Nota a margine: l’uscita e la lavorazione del film sono state di parecchio rimandate a causa dell’incidente di cui è stato vittima sul set il protagonista Dylan O’Brien. L’attore americano si è ripreso ma pare stia ancora soffrendo di uno stress post traumatico. Paradossalmente la scena di cui è stato vittima è la migliore del film, quella dell’assalto al treno.
