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Napoli, baby gang aggredisce un 19enne: due minorenni individuati grazie al tatuaggio della banda

Le indagini della polizia hanno accertato che i due erano già stati controllati insieme e che uno, il 15enne, era anche già stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e porto di coltello lo scorso dicembre. La vittima li ha riconosciuti entrambi. Gli agenti hanno sequestrato due coltelli nell'abitazione del 15enne
Napoli, baby gang aggredisce un 19enne: due minorenni individuati grazie al tatuaggio della banda
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Calci e pugni senza motivo, ancora una volta all’esterno di una stazione della metropolitana. A Napoli il copione delle baby gang è sempre lo stesso. A farne le spese è stato un 19enne, ricoverato in ospedale. Dopo l’assalto, i due aggressori, di 15 e 16 anni, sono scappati a bordo di una moto ma la polizia è riuscita ad identificarli. Ad incastrarli, infatti, è stato il tatuaggio che entrambi hanno sull’avambraccio sinistro: la scritta ‘hermano’ che per loro stessa ammissione indica l’appartenenza ad una omonima gang.

Le indagini della polizia hanno accertato che i due erano già stati controllati insieme e che uno, il 15enne, era anche già stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e porto di coltello lo scorso dicembre. La vittima li ha riconosciuti, e gli agenti hanno sequestrato due coltelli nell’abitazione del 15enne.

Con l’aumentare delle aggressioni da parte di baby gang, a Napoli venerdì 19 gennaio sono scattati i controlli di Sicurezza giovani, l’operazione interforze lanciata dal ministro Marco Minniti che vede in campo Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza: 250 le persone controllate, di cui 102 minorenni. Gli agenti del commissariato Dante hanno denunciato in stato di libertà un 17enne napoletano: era in possesso di un coltello a serramanico con una lama di 9 centimetri. Nei pressi della fermata metro di piazza Cavour sono stati fermati tre giovani dei quali uno trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 15,5 centimetri.

“Ma naturalmente il fenomeno delle baby gang va ben oltre l’ordine pubblico e la sicurezza urbana. Il problema enorme che abbiamo di fronte chiama in causa tutte le forze della città e del paese”, dice l’ex sindaco Antonio Bassolino. “Ecco perché – spiega – sarebbe utile una approfondita sessione del consiglio comunale per definire un aggiornato programma di interventi. Si dovrebbe poi anche costruire un impegnativo incontro con il presidente Gentiloni e con i ministri competenti in materia di istruzione e formazione, di sviluppo e di welfare, di rigenerazione urbana”.

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