Bolzano, Trento, Belluno. È questo il podio delle migliori province per qualità della vita nella classifica di ItaliaOggi. Se un nordest ai vertici della classifica era tutto sommato prevedibile, stupisce il gran balzo in avanti di Roma. Rispetto allo scorso anno, la capitale guadagna 21 posizioni e si piazza al 67° posto. Fanalino di coda la provincia di Trapani, mentre l’ultima tra le metropoli è, come lo scorso anno, Napoli (108, penultima). Stabile invece Milano al 57° posto.

L’indagine, che verrà pubblicata integralmente il 27 novembre con il quotidiano, è giunta alla sua diciannovesima edizione ed è stata curata dal Dipartimento di statistiche economiche dell’Università La Sapienza di Roma, con il supporto di Cattolica Assicurazioni. Lo studio prende in esame 9 parametri: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero, tenore di vita. Per ciascun settore, a ogni provincia è stato dato un voto da 1 a 4. Il risultato ha evidenziato una qualità della vita scarsa o insufficiente per il 58% degli italiani, un dato in crescita rispetto allo studio del 2016 (53,3%). Mentre sono 56 le province su 110 dove la qualità è buona o accettabile, lo stesso numero dello scorso anno.

L’analisi ha inoltre permesso di evidenziare una tendenza in particolare: non c’è più una netta distinzione tra un centro-nord avanzato e un mezzogiorno arretrato e povero, ma piuttosto “province minori contraddistinte da un notevole dinamismo e da condizioni economiche favorevoli contrapposte a contesti metropolitani sempre più statici e non più in grado di garantire condizioni di vita accettabili ai loro residenti”.

Bolzano, come detto, torna al primo posto della graduatoria. Dopo il primato ottenuto nella prima edizione del 1999, la provincia trentina ha chiuso in prima posizione anche nel 2001 e nel 2007. Ma a dominare la classifica è tutto il Nordest: dopo Bolzano e Treno, Belluno e Vicenza. E nelle prime dieci posizioni troviamo Pordenone (nona), Udine (decima) e Treviso, che guadagna 14 posizioni e chiude al sesto posto. Il nordovest, invece, piazza 8 province su 25 tra le zone dove non si vive bene, un risultato che deriva probabilmente dal processo di deindustrializzazione degli ultimi anni.

Per quanto riguarda il Sud, l’unica regione che garantisce una qualità della vita accettabile è la Basilicata, con Matera che si posiziona al 51° posto. Un bel segnale per la futura Capitale europea della cultura. Una buona posizione ma non la migliore tra le province del sud italia. Lo scettro in questo caso spetta a Potenza, quarantaquattresima. Sulla risalita di Roma, invece, è lo stesso studio a mettere in guardia dal risultato ottenuto. Si tratta, secondo gli autori, di un “risultato contingente, fortemente condizionato dagli stretti legami con la congiuntura internazionale, per cui è rischioso dedurne uno stabile miglioramento della qualità della vita per i residenti della Capitale”.

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