I dirigenti dell’Opera Santa Croce indagati per omicidio colposo. La procura di Firenze ha emesso i primi avvisi di garanzia per la morte di Daniel Testor Schnell, il turista spagnolo di 52 anni ucciso da un frammento staccatosi dentro la basilica di Santa Croce, davanti ai sepolcri dei Grandi di Italia. Gli indagati nell’inchiesta per omicidio colposo, coordinata dal pm Benedetta Foti,  sono tre: la presidente dell’ente Irene Sanesi, il segretario generale Giuseppe De Micheli e il responsabile tecnico del complesso ecclesiastico e museale Marco Pancani.

“È un atto dovuto“, si specifica dalla procura, in vista di un’eventuale autopsia e di altri accertamenti tecnici che potrebbero essere decisi nell’inchiesta. L’Opera in una nota ribadisce “la massima fiducia nel lavoro della magistratura”, mentre “sta fornendo tutta la collaborazione e l’assistenza richiesta per le indagini che sono in fase di svolgimento“.
Il lavoro per individuare eventuali responsabilità è appena iniziato. Stamani i vigili urbani, incaricati delle indagini, hanno battuto a tappeto gli uffici dell’ente per acquisire i documenti necessari a ricostruire e individuare organizzazione, mansioni, ruoli, competenze, programmi di manutenzione e controllo delle architetture.

Cause e motivi del distacco del “peduccio” che ha colpito e ucciso il turista spagnolo sono tutte da capire. Un video preso dalle telecamere interne alla chiesa mostra in modo chiaro, nella sua crudezza, la dinamica dell’incidente: ora è acquisito agli atti dell’inchiesta. Daniel Testor Schnell è morto subito: l’esame sul corpo eseguito oggi dal medico legale fa capire che peso del frammento, altezza e velocità di caduta, quindi il peso effettivo a fine corsa, non gli hanno lasciato scampo. Il turista è stato colpito tra spalla e testa ed è morto senza rendersene conto. La moglie era accanto e ha visto tutto: la sua testimonianza è stata fondamentale per aiutare vigili urbani e polizia scientifica a ricostruire il fatto.

“È una disgrazia – ha detto il cognato, Juan José Aizcorbe – c’è stata la distruzione di una famiglia, la perdita di un padre e un marito magnifico. A casa ora ci sono tre bambini che aspettano la salma del loro padre. Daniel e Cristina erano qua per il loro anniversario di matrimonio: erano già stati a Firenze in cinque occasioni, lei è laureata in storia dell’arte. Un giorno felice si è trasformato in una tragedia; è stato proprio Daniel a dire a Cristina di entrare in chiesa. Lo hanno fatto, poi lei ha sentito un tonfo e Daniel era a terra, esanime”.

La basilica resterà chiusa anche domani. Oggi i frati francescani nel vicino convento hanno celebrato una messa di suffragio. All’esterno c’era un giglio davanti al portone e un cartello con un messaggio in italiano e in inglese che informa di una chiusura per lutto. “Santa Croce è un luogo costantemente monitorato, ma purtroppo il rischio zero non esiste e intervenire in modo preventivo sulle situazioni di rischio è pressoché impossibile”, ha detto Gisella Capponi, direttrice dell’Istituto superiore conservazione e restauro dei Beni Culturali, oggi a Pisa, a margine della prima giornata del convegno internazionale delle fabbricerie che è iniziato con un minuto di silenzio per il turista spagnolo.

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