Io sono sotto attacco come tante donne che si esprimono, che non intendono abbassare la testa, ma ci sono anche tante donne che non hanno voce”. Sono le parole della Presidente della Camera, Laura Boldrini, ospite della prima puntata stagionale de L’Aria che Tira (La7), condotta da Myrta Merlino. La presidente si sofferma sui frequenti e violenti attacchi di cui è vittima sui social network e sui due pesi e due misure registrati nella reazione generale ai stupri di Rimini e di Firenze: “Anche lo stupro viene strumentalizzato: non ci si occupa delle vittime, ma l’attenzione si concentra su chi l’ha commesso con reazioni diverse. Se a compierlo è qualcuno considerato estraneo alla nostra società, la reazione è più feroce e più dura, com’è giusto che sia, perché è giusto reagire. Quando ho visto le reazioni agli stupri di Rimini, ho pensato che nella nostra società stesse maturando una consapevolezza della gravità dei fatti. Poi però ho visto politici che non hanno reagito alla notizia degli stupri di Firenze”. E aggiunge: “Cosa ci ha reso così cattivi? Credo che ci siano cattivi maestri nel nostro Paese e non solo in Italia. C’è chi utilizza l’odio per vari scopi: fare fake news e bufale su una persona nota può portare tanti soldi o delegittimare quella persona. Quindi, su internet si può usare una persona per scatenare i peggiori istinti per rovinare una persona, perché quella persona ha una reputazione forte. E’ stata liberata la bestia. C’è chi ha responsabilità su questo. Quando si aizza la bestia, la cosa sfugge di mano. E tra odio politico e terrorismo politico il passo è breve. Noi viviamo in una società che sta montando sentimenti di odio”. Myrta Merlino mostra alcuni degli insulti diretti a Boldrini, che commenta: “Quei signori e quelle signore che passano il loro tempo a scrivere quelle sconcezze e ad augurare lo stupro, quando escono di casa, non saranno certamente dei veri gentiluomini o gentildonne. Ma tutto questo ha dei responsabili. Allora, io chiedo a tutti di mettersi nei panni di riceve quegli insulti e di spiegare perché si scrivono quei commenti. Quando io ho reso noti alcuni nomi di questi signori, ho ricevuto telefonate di madri che imploravano perdono o di altri stupiti del fatto che io leggessi i loro insulti“. Viene mostrato il post ingiurioso dell’assessore M5s al Lavoro di Venaria (Torino), Claudia Nozzetti (“Hanno fatto bene a richiamarseli, e spero che li obblighino a tagliarselo uno con l’altro e a farglielo mangiare…. i poverini fuggiti dalle guerre e bisognosi di accoglienza e affetto. In alternativa dateglieli in cura a casa della Boldracchia”). E la presidente della Camera ribadisce: “Anche questa persona riveste un ruolo pubblico. Capite perché poi i cittadini si sentono autorizzati a dare il peggio? Questi sono i maestri e le maestre. Se questa è la classe dirigente, cosa possiamo aspettarci in questo Paese?“. Myrta Merlino, nel finale, annuncia che verranno resi noti i nomi e i cognomi degli ‘haters’: “Non è una contro-gogna, è la verità. Quindi, quando queste persone scrivono certi commenti, si meritano la citazione del loro nome e cognome in televisione, perché, quando escono di casa, si devono vergognare”

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